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Giornata mondiale del disturbo bipolare, in Italia ne soffrono seicento mila persone

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  Circa ottanta milioni di persone nel mondo e seicento mila in Italia convivono con un disturbo bipolare . A dirlo sono i dati forniti dalla Fondazione Duedime in occasione della Giornata Mondiale del Disturbo Bipolare che si celebra il 30 marzo. Una data non causale, che coincide con la nascita del pittore olandese Vincent Van Gogh. Istituita per accendere i riflettori su una delle complesse malattie psichiatriche , la ricorrenza serve per sensibilizzare la società su una condizione troppo spesso ignorata o stigmatizzata sulle esigenze di pazienti, famiglie e caragiver.  Cos'è il disturbo bipolare?  Il disturbo bipolare è una condizione nella quale si alternano periodi di benessere, fasi depressive, e fasi eccitative, secondo la definizione dell' Istituto di Psicopatologia. Si tratta quindi di una "successione di ciclica e protratta nel tempo di periodi di umore elevato o maniacale e di depressione", spiega Leonardo Tondo, presidente del comitato scientifico Dued...

Volverte a querer

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Otra noche extranandote. Otro dìas màs sin hablarte, sin poder estar contigo, porqué el amor de mi vida se fue y no lo encontraré en otra parte. Mira que yo he cambiando un poco, de estoy poniendo de mi parte. Mi corazòn està en la mitad y el tuyo en la otra parte.  Baby, perdoname . Entiende que me estoy muriendo loco por volver a verte, por un ultima vez.  Déjame volverte a querer. Déjame volverte a abrazarte. Creo que yà parò de llover y tengo que llamarte para hablar con tu corazòn. Déjamelo solo una tarde. Yo voy a pedirle perdòn, porque quiero volver a enamorarme de nuevo . Quiero que tu te quedas conmigo, porque sé va a amanecer. El sol se fue si tu no vuelvas en mi vida . Dèjame volverte a querer. Déjame volverte abrazarte. Nuesta historia aùn no termina, porque sigamos escribiéndola. Este amor se merece otra oportunidad, por eso quiero que hablas conmigo hoy. Sé que me equivoqué. Devuelveme la vida, porque yo me quiero quedar contigo para siempre. Desde mi casa ...

La coda più lunga al mondo per un gatto domestico, è di Mr. Pugsley Addams: ecco quanto misura

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Un Maine Coon , grigio di nome, Mr. Pugsley Addams , un dolce gatto domestico di Mound, Minnesota ( USA), ha da sempre attirato la sua attenzione per un motivo particolare: la sua cosa incredibilmente lunga . Dopo, la misurazione ufficiale da parte del veterinario, il gatto è stato riconosciuto dal Guiness World Records come il gatto domestico (vivente) con la coda più al mondo: ben 46,99 centimetri.  Una coda che non passa inosservata Da sempre, Pugsley si è sempre distinto per il suo aspetto unico, infatti già dalla prima visita dal veterinario, il dottore era rimasto sorpreso dalla lunghezza della coda , la quale non passa inosservata. Dopo, ripetuti commenti, la padrona Amanda si è informata e ha deciso di verificare se esistesse un record mondiale, scoprendo con sorpresa che il suo gatto lo aveva già superato.  Il precedente primato era cinque centimetri più corto e apparteneva a un altro Tabby, Maine Coon : Rajah Shimko, un micione di quattro anni che vive a Seattle ch...

Elefanti globetrotter: ecco come pianificano i loro viaggi

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  Gli elefanti africani hanno esigenze alimentari prevedibilmente mastodontiche: altri tre metri e pesanti circa sei tonnellate da adulti, devono consumare ogni giorno una gigantesca quantità di vegetazione . E devono farlo in un ambiente dove non è sempre accogliente: attraversare la savana è faticoso, e per un elefante ogni passo conta e anche ogni goccia di energia è essenziale.  A quanto pare gli elefanti stessi lo sanno molto bene : uno studio pubblicato sulla rivista Jorunal of Animal Ecology racconta per la prima volta le strategie messe in atto dagli elefanti per spostarsi.  No a salite e discese  Gli elefanti africani protagonisti dello studio sono 157 esemplari che vivono nel nord del Kenya, e che sono stati monitorati tramite GPS per 22 anni dall' associazione Save The Elephants fondata in Inghilterra ma con sede proprio in Kenya . Queste osservazioni pluridecennali hanno permesso di capire nel dettaglio quali sono le strategie di risparmio energetico d...

Endometriosi, il sessanta percento delle ragazze che sta male per il ciclo ha già questa malattia

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Assenti da scuola per diciannove giorni l'anno, la rassegnazione e sofferenza triplica il ritardo della diagnosi.   Costrette dal dolore delle mestruazioni a saltare scuola o ad andarci imbottite di farmaci, a non fare sport e rinunciare alle uscite con gli amici, se cadono nei giorni del ciclo. Ma soprattutto non credute dalla famiglia e spesso non prese sul serio dagli stessi medici: è il calvario di molte giovani donne con l' endometriosi . Il 64 percento delle ragazze con dolore pelvico associato al ciclo mestruale, ha già l' endometriosi, ma non lo sa e convive con la sofferenza di questa patologia.  Un atteggiamento di rassegnazione, supportato da una società che tende a minimizzare le mestruazioni dolorose, anche quando diventano un disturbo debilitante che interferisce con la normale vita quotidiana, fino a interrompere l' attività scolastica in media per diciannove giorni l' anno . A dimostrarlo una review dell' University College di Londra dell'...