Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta Scoperte

Tecnologia, l' intelligenza artificiale creato antidoti contro il veleno dei serpenti

Immagine
Usando l' intelligenza artificiale create proteine anti-veleno che potrebbero entrare in uso negli antidoti contro il veleno di serpenti, è il risultato di un lavoro diretto dal Nobel 2024 della chimica David Baker della University of Washington School of Medicine, pubblicato su Nature . Secondo l' OMS i morsi di serpente velenoso colpiscono ogni anno 1,8 e 2,7 milioni di persone, causando circa 100.000 morti l' anno il triplo della disabilità permanenti tra cui la perdita di arti.   La maggior parte delle lesioni avviene in Africa, America Latina, e Asia dove le fragilità dei sistemi sanitari aggrava il problema. Attualmente gli unici antiveleni usati per trattare le  vittime di morsi di serpente sono derivati dal plasma animale e spesso hanno costi  elevati, efficacia limitata ed effetti collaterali. Inoltre i veleni sono molto diversi dalla specie di serpente rendendo necessari trattamenti personalizzati, in diverse parti del mondo. Negli ultimi anni tuttavi...

La NASA ha appena risolto il mistero di Urano dopo quarant' anni

Immagine
  Nel 1977 la Nasa ha lanciato due sonde nello spazio per arrivare ad esplorare il sistema solare esterno e possibilmente quello che c'è oltre. Durante il loro viaggio Voyager 1 e 2 sono passate nei pressi di Urano , raccogliendo dati e immagini, per poi rinviarle alla Terra .  T ra le nuove informazioni che ci sono arrivate c'è una che è rimasta misteriosa per lungo tempo è che riguardava l' inspiegabile "aura" radioattiva del pianet a, eppure non c' era traccia di particelle energizzanti e di una fonte che potesse creare quella condizione.  Il mistero di Urano  La navicella spaziale ha visto Urano in condizioni che si verificano solo il quattro percento delle volte, ha detto in una nota Jamie Jasinski, un fisico della NASA che guidato la nuova ricerca pubblicata su Nature Astronomy .  Lo studio dei vecchi dati della Voyager ha scoperto che un vento solare estremo un flusso di particelle separate dal Sole ha avuto un impatto sui dintorni di Urano e ha cr...

Scienza, Luna, fusione e staminali: ecco le principali promosse del 2025

Immagine
  Nuove missioni verso la Luna , terapie da cellule staminali all' insegna della medicina rigenerativa, passi vero l' energia da fusione e grandi attese per l' intelligenza artificiale e computer quantistici sono fra le principali promesse scientifiche del 2025. "Gettando le basi per l' esplorazione umana della Luna e di Marte, scrive la Nasa su X riferendosi al nuovo anno. Il riferimento è al programma Artemis che intende portare nuovamente astronauti sulla Luna, nonostante ritardi e slittamenti . Intanto altri lander privati si preparano a scendere sul suolo lunare, mentre l' astronomia è in fermento per l' attesa entrata in funzione in Cile dell' osservatorio Vera Rubin. I progressi importanti fatti nel 2024 nell' energia da fusione fanno sperare in nuovi record, mentre la fisica delle particelle attende che in Svezia venga accesso il nuovo acceleratore European Spallon Source, destinato a diventare la sorgente di neutroni più potente al m...

L’ Ultima Cena di Leonardo da Vinci: in un’ opera interattiva in realtà aumentata

Immagine
  Grazie, al  progetto di Franz Fischnalle r, è riuscito a far diventare l’ opera   L’ Ultima Cena   di   Leonardo da Vinci ,   interattiva   in realtà aumentata ,   permettendo la   visione unica di tutti i dettagli dell’ opera famosissima in tutto il mondo. Infatti,  l’ artista Franz Fischnaller ha realizzato un progetto immersivo denominato “Last Supper Interactive” (LSI), che trasforma  l’ Ultima Cena di Leonardo Da Vinci , in un’ opera interattiva, in realtà aumentata. Questo progetto è stato realizzato per il  Deep Space dell’ Ars Electronica Center di Liz, in Austria  e offre un’ esperienza unica al pubblico del celebre affresco. L’ installazione, inaugurata durante  l’ Ars Electronica Festival,  è una  r appresentazione digitale  della celebre opera di  Leonardo da Vinci dell’ Ultima Cena , basata su 1.042 scatti panoramici ottenuti, grazie alla digitalizzazione della campagna, avvenut...

Malati di Alzheimer: la bambola robotica senza volto

Immagine
  L’ Alzheimer ,   è una malattia che può stravolgere   i rapporti di un nucleo familiare,   spezzare legami e per questa ragione   rendere i pazienti che ne soffrono maggiormente vulnerabili emotivamente,   tanto da sentirsi soli. Infatti, è stata creata  un’ innovazione tecnologica geniale  e al tempo stesso di aiuto, per  questi malati, come la Bambola Robotica senza volta Hero,  che emette esattamente  gli stessi gemiti che produrrebbe un bambino.  Si tratta, di un  robot  dal design minimale. E’ stata realizzata in sperimentazione in una  Rsa di Cinisello Balsamo,  con la  collaborazione dell’ Università Federico II di Napoli e il Japanese institute for advanced study.  Si distingue dai noti  robot umani e dai social robot,  perché offre una rappresentazione del corpo umano del tutto astratta e priva di dettagli, proprio come, una bambola di pezza. La bambola è vo...

Il grasso dei delfini è pieno di oppioidi

Immagine
I delfini che nuotano nel Golfo del Messico hanno un' altra concentrazione di Fentanyl e altri oppioidi, come sedativi e miorilassanti, nei loro grasso.  Nel 2013, la dottoressa Dara Orbach, biologa marina che studia i cetacei nel golfo del Messico, trovò il cadavere di un delfino spiaggiato, un tursiope per la precisione, se la portò in laboratorio in attesa di poterlo studiare . Una decina anni dopo, quello stesso delfino venne affidato a una dottoranda per usarlo come test per diverse tecniche di spettrometria di massa.  I risultati delle analisi contenevano però una ripresa inaspettata: il grasso dell' animale era "ripieno" di farmaci, in particolare il famigerato fentanyl. La scoperta ha convinto Orbach ad approfondire la questione, e i risultati sono documentati in studio pubblicato di iScience .  Fentanyl ovunque  Per confermare l a presenza di farmaci nel grasso dei tursiopi del Golfo del Messico. Il team di Orbach ne ha analizzati 83 ancora vivi e sei mo...

Robot domestici più intelligenti: WildLMa insegna loro a fare le faccende di casa

Immagine
  Un significativo passa avanti nel campo della robotica domestica sta emergendo dai laboratori dell' Università della California San Diego, dove i ricercatori hanno sviluppato un metodo innovativo WildLMa, un innovativo framework pensato per cambiare il modo in cui i robot interagiscono con l' ambiente domestici e svolgono le faccende quotidiane.  Il sistema progettato specificamente per robot quadrupedi dotati di manipolatori, rappresenta una svolta nel settore della robotica di servizio . L' obbiettivo principale è quello di rendere questi assistenti meccanici capaci di svolgere compiti troppo complessi c ome raccogliere oggetti sparsi per la casa, sistemare la spesa o occuparsi delle pulizie .  Il sistema si basa su tre componenti fondamentali che lavorano in sinergia. Il primo è un sistema di teleoperazione in realtà virtuale che permette agli operatori umani di guidare il robot in modo intuivo, facilitando la raccolta di dati dimostrativi essenziali per l' ap...

Il cuore ha un mini-cervello che regola il battito

Immagine
  Il cuore ha un mini-cervello un vero e proprio sistema nervoso che regola il battito . E' stato individuato nel pesce zebra, un animale tra i più usati nei laboratori di ricerca che presenta forti somiglianze con l' uomo per quanto riguarda la sequenza cardiaca. La scoperta pubblicata sulla rivista Nature Communications , s i deve alla ricerca condotta dallo svedese Karolinska Institute e dall' americana Columbia University.  Lo studio mette in discussione l' attuale visione relativa al controllo del battito cardiaco e potrebbe aprire la strada a future terapie per disturbi come le aritmie. Per molto si è pensato che il cuore fosse controllato esclusivamente dal sistema nervoso autonomo, che regola he funzioni che generalmente al di fuori del controllo volontario, come la respirazione o la mobilità intestinale.  Finora, la rete neurale neurale del cuore, incorporata nelle parete di quest' organo, è stata considerata una struttura molto semplice la cui unica f...

Su Venere non ci sono mai stati oceani

Immagine
  L' interno dei pianeti oggi è troppo secco perché possano esserci state grandi quantità acqua in superficie nel suo passato. Venere era quindi un pianeta caldo e inabitabile fin dall' inizio.  Il nostro vicino pianeta interno Venere è così simile alla Terra in termini di dimensioni, massa e composizione complessa che si può parlare di un fratello gemello del nostro mondo natale. Venere è circondato da un' atmosfera calda e densa composta principalmente da anidride carbonica , con temperature a circa 465 gradi Celsius in superficie. Questa temperatura è sufficiente per fondere piombo e stagno. La pressione di superficie è di circa 90 bar, che corrisponde alla pressione a 900 metri di profondità. La sua copertura nuvolosa permanete contiene anche acido solforico concentrato. Tuttavia circolano ripetutamente ipotesi che Venere avesse oceani di acqua liquida sulla sua superficie, almeno nella sua giovinezza più di tre miliardi di anni fa, e che il clima fosse moderatamen...

In Gran Bretagna le truffe agli anziani le sventa "la nonnina AI"

Immagine
A rriva Daisy un' Intelligenza Artificiale che non solo risponde ai truffatori, ma li intrappola in conservazioni interminabili, usando le loro stesse tattiche.  In un mondo in cui dilagano le truffe e raggiri telefonici, colpendo in particolar modo gli anziani , dal Regno Unito arriva una curiosa e geniale alleata: stiamo parlando di Daisy, un' Intelligenza Artificiale sviluppata dal gestore telefonico Virgin Media 02. Questo bot vocale non solo risponde ai truffatori, ma li intrappola in conservazioni interminabili usando le loro stesse tattiche.  Una strategia vincente  Dotata una voce calda e rassicurante, Daisy è programmata per parlare come farebbe un' anziana signora, racconta storie lunghissime del suo gatto Fluffy o descrivendo nel dettaglio il suo ultimo lavoro a maglia. L' obbiettivo non è semplicemente quello di far stancare gli impostori, ma soprattutto di fargli restare in linea il più a lungo possibile, sottraendogli del tempo che potrebbero utilizzar...

La città gemella per gestire il traffico con l' intelligenza artificiale diventerà realtà a Genova

Immagine
  Rendere la mobilità urbana di Genova il più sostenibile possibile, sia dal punto di vista ambientale che sociale, utilizzando i dati raccolti attraverso tutti gli strumenti tecnologici a disposizione ed elaborati con l' intelligenza artificiale , in modo da poter offrire uno strumento utile ad aiutare le decisioni della pubblica amministrazione ma anche a supportare i cittadini. Nasce con questo scopo il progetto I ntelligent Urban City Mobility, affidato a Movyon società del gruppo Autostrade , un piano per la gestione integrata della mobilità che si giova anche di un centro di raccolta dati ad hoc, con control room. Il progetto è stato illustrato a Genova, nell' ambito della Smart City 2024, dal neopresidente della regione Liguria Marco Bucci, ad Arcangelo Merella, project manager di Smart City Genova.  Il Progetto e i finanziamenti  Intelligent Urban Mobility, ha spiegato Merella è finanziato con una frazione dei fondi che Aspi ha messo a disposizione, a compensa...

Videogiochi e terapia: la realtà aumentata diventa terapia per pazienti con sclerosi multipla

Immagine
  Si sta cercando la  possibilità di creare gemelli digitali   per pazienti e per cercare di monitorare meglio la riabilitazione moto-cognitiva , a questo progetto ci lavorano a   Genova all’ Istituto Italiano di Tecnologia e Fondazione Sclerosi Multipla,   grazie a ll’ impiego di speciali videogiochi . Infatti la   Videogame Therapy , è una cosa seria, che permette a   pazienti malati di sclerosi multipla ,  malattia neurodegenerativa che   intacca le funzioni cognitive e motorie   e permette di essere utilizzato, come terapia riabilitativa. Pianificazione delle attività, recupero della memoria, concentrazione, destrezza manuale:   giocare aiuta ad eseguire la riabilitazione , in modo più efficace. Scenari sempre più complessi , sfide da affrontare e  livelli di difficoltà, via via crescendo , permettono al paziente di ridurre la noia e alla ripetitività dei classici esercizi. Il cuore del progetto è  NRTWIN, i...

Nuova tecnologia chirurgica robotica otologica di precisione dell' Aou Senese

Immagine
  Particolari interventi di chirurgia robotica dell' Azienda ospedaliero-universitaria Senese: è la prima volta che in Italia si utilizza questa tecnica. Il professor Marco Mandalà direttore dell' Otorinolaringoiatria dell' ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena , ha effettuato tre interventi di impianto cocleare in pazienti affetti da sordità profonda con una nuova tecnologia che utilizza due strumenti: un braccio robotico meccanico progettato per definire precisamente la traiettoria d egli strumenti chirurgici , mantenendo esattamente la posizione e l' angolo desiderati riducendo il tempo totale della chirurgia associato ad uno strumento oncologico fondamentale per rendere atraumatici tutti gli interventi in cui è importante preservare le delicate strutture dell' orecchio e che permette un movimento lento e costante tra 0,1 a 1,0 mm al secondo.  E' un ulteriore passo verso la c hirurgia otologica di precisione spiega il professor Mandalà associata alla pe...

WOH G64: catturata l' immagine più dettagliata di una stella aliena

Immagine
  Per la prima volta gli astronomi sono riusciti a ottenere un' immagine ravvicinata di una stella al fuori della Via Lattea . Si tratta di WOH G64, una supergigante rossa situata nella Grande Nube di Magellano, a 160.000 anni di luce da noi, che è stata immortalata dal VLTI con un livello di dettaglio senza precedenti.  Questa stella sopranominata " la Stella del Behemoth"  per le sue dimensioni colossali è 2000 volte più grande del Sole , è stata osservata per la prima volta nel 2005 e nel 2007 , ma solo grazie al nuovo strumento GRAVITY del VLTI è stato possibile ottenere un' immagine così dettagliata. Per ottenere un risultato così dettagliato GRAVITY è in grado di combinare la luce di quattro telescopi del VLT, caratteristica che gli consente di osservare oggetti deboli con grande sensibilità. L' immagine rivela non solo la stella ma anche il suo bozzolo di gas e polvere, un segno che WOH G64, sta morendo e si sta preparando a una spettacolare esplosione d...

Sciami di robot che si auto-organizzano: una rivoluzione ispirata al sistema nervoso umano

Immagine
  Un team di scienziati dell' Universitè Libre de Bruxelles ha sviluppato una nuova architettura per sciami di robot ispirata al sistema nervoso umano , che promette di migliorare significativamente la cooperazione tra il robot e il team.    Questo approccio descritto dettagliamene in un articolo pubblicato su Science Robotics , consente ai robot di auto-organizzarsi in sotto-sciami, migliorando la codificazione durante le fasi rilevamento dell' ambiente , movimento e pianificazione delle azioni necessarie per completare una missione.  Nonostante i progressi significativi nella robotica gli sciami degli ultimi due decenni, la transizione degli esperimenti di laboratorio alle applicazioni nel mondo reale si è verificata complessa. L' auto-organizzazione pur presentando vantaggi in termini di flessibilità e adattabilità, può comportare difficoltà nella progettazione e nel controllo degli sciami, spiega la dottoressa Mary Katherine Heinrich, ricercatrice post-dottora...

Anche i delfini parlano da soli il caso di Delle il tursiope solitario nel Mar Baltico

Immagine
  A nche i delfini quando provano la solitudine parlano da soli. Lo hanno scoperto i ricercatori del Dipartimento di Biologia dell' Università della Danimarca meridionale che nel settembre del 2019 hanno monitorato Delle, un tursiope solitario del Mar Baltico.  D urante il monitoraggio sono stati raccolti suoni per le 1.635 ore in 69 giorni tra dicembre 2022 e febbraio 2023. I suoni comunicativi sono stati rilevati in 35 dei 69 giorni di registrazione, per la maggior parte della prima metà di gennaio, quando il delfino ha parlato tra sé e sé quasi ogni giorno.  I delfini potrebbero parlare tra loro per il bisogno di interazione sociale  Ci aspettavamo che avrebbe prodotto pochi suoni comunicativi, se non nessuno, vista l' assenza di potenziali destinatari hanno spiegato i ricercatori all' interno dello studio pubblicato sulla r ivista specializzata Bioacoustics , contrariamente a questa aspettativa abbiamo scoperto che il delfino emetteva molti vocalizzi . Questo...

Le auto autonome impareranno dall' intelligenza artificiale a prevedere i movimenti dei pedoni

Immagine
  Può l' i ntelligenza artificiale arrivare laddove persino l' uomo non può giungere, ossia prevedere i movimenti e le azioni di altre persone? Forse sì, o almeno è ciò che si propone di fare un algoritmo di recente concezione, nato con lo scopo di essere utilizzato nei veicoli a guida autonoma per evitare gli incedenti sui pedoni. L' obbiettivo è quello di riuscire a impedire principalmente gli scontri causati da un comportamento errato direttamente dal software di guida delle auto autonome stesse.  Prevedere l' imprevisto  Nel dettaglio, l ' a lgoritmo è stato progettato per aiutare i veicoli autonomi a gestire situazioni imprevedibili, come la comparsa improvvisa di passanti, ciclisti o altri oggetti della strada in movimento a nascosti, dietro a barriere visive, come le auto parcheggiate.   A differenza degli attuali modelli di guida automatizzata che spesso faticano a vedere oggetti "occlusi" dalla vista diretta, questo nuovo modello riesce a calc...

Il cervello non è l' unico in grado di creare memorie: ecco come ricordano le cellule di tessuto renale e nervoso

Immagine
  Sappiamo tutti che le cellule celebrali sono quelle che conservano i ricordi, ma se vi dicessimo che anche altri tipi di cellule del nostro organismo sono in grado di fornire ricordi . Questo è quanto suggerisce uno studio pubblicato su Nature Communications , che ha cercato di prendere il ruolo delle cellule non celebrali nella memoria indagando una proprietà neurologica chiamata massed-spaced effect.  Quello che è emerso è la tendenza ad assimilare meglio le informazioni quando lo studiamo in modo dilazionato nel tempo piuttosto che una serie lunga e intensa come fanno molti studenti poco prima di un esame.  Gene della memoria  Gli scienziati hanno esposto due diversi tipi di cellule dei tessuti renali e nervosi, a segnali chimici simili a quelli inviati a neurotrasmettitori e ricevuti dal cervello quando apprendiamo nuove informazioni.  Le cellule studiate hanno risposto allo stimolo attivando un gene della memoria, lo stesso che viene attivato nel cer...

Come reagisce il cervello alla pillola contracettiva?

Immagine
Per 75 giorni nel corso dell' anno, alle 07:30 del mattino, la neuroscienziata Carina Heller ha rinunciato alla consueta routine mattutina per trascorrere un' ora e mezza sotto lo scanner della risonanza magnetica , con una missione precisa nella testa, dimostrare sulla pelle l' effetto sul cervello dei contracettivi orali.  La costanza della scienziata ha dato frutto, e h a permesso di osservare che la struttura del cervello si altera in modo ritmico nel corso del ciclo mestruale canonico, per subire ulteriori cambiamenti quando si assume la pillola . I risultati preliminari dello studio, sintetizzati su Nature sono stati presentati alla conferenza annuale della Society for Neuroscience a Chicago.  Un divario da colmare  L' obbiettivo di Heller era raccogliere dati su un campo della scienza quella della salute femminile tradizionalmente poco studiato e scarsamente finanziato. Si stima che più di 150 milioni di donne al mondo usino la pillola o altri contraccettivi...

L' elefante stupisce i biologi il modo in cui usa il tubo di gomma per farsi la doccia è ingegnoso

Immagine
Uno studio pubblicato su Current Biology s ottolinea l' abilità degli elefanti nell' uso di strumenti, facendo precedenti nozioni sulle capacità cognitive degli animali.   E' l' unica dei cinque elefanti che è stata esaminata mentre faceva la doccia in questo mondo sottolinea Micheal Brecht, neurobiologo dell' università Humboldt di Berlino, co-autore in uno studio incentrato sull' abilità degli elefanti di usare in modo complesso certi strumenti .  I ricercatori sono rimasti colpiti dall' uso "inventivo" e "espressivo" del tubo di gomma da parte di Mary, un elefante asiatico dallo zoo di Berlino, che è stato osservato mentre si faceva la doccia con tecniche molto raffinate.  Brecht ha sottolineato la creatività di Mary nell' uso della sistola per raggiungere la schiena durante la doccia , suggerendo che il suo comportamento potrebbe avere anche una connotazione performativa nei confronti degli elefanti.  Lo studio intitolato ...