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Visualizzazione dei post con l'etichetta scoperta

Individuato un gene chiave per la salute del cuore

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  E' stato individuato un gene finora sconosciuto nell' uomo che risulta essere di fondamentale importanza per la salute del cuore . Svolge infatti un ruolo chiave nello sviluppo delle cellule che lo fanno contare, i cosiddetti cardiomiociti.  La scoperta pubblicata sulla rivista Nature Communications , si deve al gruppo di ricerca italiano guidato dall' Università di Sapienza di Roma, al quale hanno partecipato anche l' Istituto Italiano di Tecnologia e L'Istituto  di Biologia e Patologia Molecolari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, sempre di Roma.  Il malfunzionamento di questo gene, c hiamato Hscharme, è associato a diversi disturbi cardiaci e apre, dunque, nuove prospettive sia per diagnosi più precise che per terapie più mirate.  Questo gene non appartiene alla categoria dei cosiddetti "Rna non codificanti lunghi", molecole che non danno origine a proteine ma regolano finemente l' attività di altri geni, afferma Monica Ballarino della Sap...

Ecco come si "accende" un cervello che decide: la mappa più completa finora

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  Che cosa succede ai singoli neuroni del nostro cervello quando siamo impegnati a prendere una decisione? Lo rileva la prima mappatura completa dell' attività celebrale alla base dei processi decisionali, realizzata non in una singola area decisionale ma nell' intero cervello dei topi.  Lo sforzo mastodontico, frutto di una collaborazione internazionale guidata dall' International Brain Laboratory di Ginevra, in Svizzera permette di osservare l' intero processo alla base di una scelta a livello delle singole cellule celebrali: i risultati pubblicati su Nature , mostrano che a condividere la "fatica" di decidere son sin dall' inizio, molte aeree celebrali che lavorano in modo coordinato, e non funzionano come a lungo ipotizzato, in modo gerarchico e sequenziale. Oltre mezzo milione di neuroni  La mappa descrive l' attività di oltre 650.000 singoli neuroni con risoluzioni a singolo picco. Questa attività è alla base dell' attività sensoriale e mo...

Per la prima volta è stata fotografata la nascita di un pianeta

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  Ha preso forma a 56 volte di distanza tra la Terra e il Sole , scavando un varco all' interno di un disco di polvere e gas attorno ad una giovane stella : è WISPIT 2b, ritenuto il primo pianeta in formazione mai fotografato all' interno di una lacuna di un disco protoplanetario multi-anelli. A rivelarlo, un studio nuovo studio guidato dall' astronomo Laird Close dell' Università dell' Arizona e da Richelle Van Capelleveen dell' Osservatorio di Leida, sottoposto a revisione paritaria e pubblicarlo sulla rivista The Austrophysical Jornal Letters . Di fondamentale importanza la combinazione di telescopi e tecnologie d' avanguardia tra il cui il sistema di ottica adattiva estrema MagAO-X installato al telescopio Magellano in Cile , senza la quale gli autori difficilmente sarebbero riusciti nella scoperta . Molti hanno dubitano che i protopianeti possono creare queste lacune, ma sappiamo che in realtà è possibile, i nfatti i pochi protopianeti osservati si tr...

Cellule immunitarie riprogrammate accelerano la guarigione delle ferite

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  E' possibile riprogrammare le cellule del sistema immunitario per indurle a ridurre le infiammazioni e una guarigione più rapida delle ferite : lo indica dei Trinity College di Dublino sulla rivista Cell Reports Physical Science , che ha ottenuto questo importante risultato in laboratorio stimolando i macrofagi, fra i principali attori del sistema immunitario con piccole correnti elettriche.  La scoperta apre, dunque a nuove opzioni terapeutiche per potenziare le capacità di riparazione dell' organismo, applicazioni ad vasta gamma di problemi.   Siamo davvero entusiasti dei risultati dice Sinead O' Rourke, che guidato i ricercatori: questo studio non solo dimostra per la prima volta che la stimolazione elettrica può indurre i macrofagi umani a sopprimere l' i nfiammazione , ma ha anche dimostrato una maggiore capacità dei macrofagi di riparare i tessuti.  I macrofagi sono un tipo di globuli bianchi che svolgono diversi ruoli fondamentali: pattugliano il corpo al...

Quando comandano le femmine: la vera gerarchia nei gorilla di montagna

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  Fino a pochi decenni fa eravamo convinti che, almeno, tra i mammiferi, valesse una regola generale sul rapporto tra maschi e femmine: i primi dominano, le seconde no. Le prime eccezioni vennero alla luce cinquant' anni fa, quando si scoprì che tra le iene e alcune specie di lemuri erano le femmine a dominare sui maschi . Da allora casi del genere si sono moltiplicati, al punto di parlare di eccezione è quasi "obsoleto": il rapporto tra sessi tra i mammiferi si pensa oggi, è uno spettro, con ai due estremi il dominio assoluto del maschio o della femmina, e moltissime situazioni intermedie. Tra i gorilla almeno quello di montagna, non tutti i maschi dominano le femmine, anzi  lo dimostra uno studio su Current Biology .  Perché proprio i Gorilla La scelta dei gorilla con tutti i primati, come oggetto di studio è legata a una considerazione: abbiamo pensato che la struttura sociale dei loro branchi fosse strettamente patriarcale, come avviene per esempio negli scimpanz...

Esiste una connessione diretta tra cervello e batteri dell' intestino

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  E' orami noto che il cervello e il microbiota intestinale sono strettamente connessi, grazie a un' interazione che può influenzare la salute e il benessere dell' organismo in molti altri modi.  Ora, però, i r icercatori hanno scoperto nei topi un' altra strada diretta tra questi due protagonisti, che permette al cervello di rispondere in tempo reale commenta Diego Bohòrquez, che ha coordinato i ricercatori insieme a Maya  Kaelberer e non solo tramite una risposta immunitaria ma come una risposta neurale, che influenza direttamente il comportamento.  La chiave di questa via di comunicazione è la flagellina, una proteina presente nei flagelli dei batteri , cioè strutture simili a code usate dai microrganismi per nuotare . Quando mangiamo, alcuni batteri intestinali rilasciano flagellina, che viene rivelata da piccole cellule sensoriali che rivestono il colon. A loro volta, queste inviano un segnale nervoso al cervello , dicendogli di smettere di mangiare.  Gu...

Anche gli scimpanzé seguono le mode? La curiosa scoperta in un nuovo studio

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  Alcuni scimpanzè hanno iniziato ad infilarsi fili d' erba o bastoncini nelle orecchie e in altre parti del corpo in quella che vien definita una vera e propria "tendenza virale". E' quando emerge da nuovo studio condotto da un team internazionale di ricercatori, sottoposto a revisione paritaria e pubblicato sulla rivista scientifica Behaviour . Analizzando il comportamento di 147 individui di otto gruppi sociali all' interno del Chimfunshi Wildlife Orphanage Trust in Zambia, gli scienziati hanno stabilito che questa "moda" si è diffusa tramite apprendimento sociale e senza alcuna funzione apparente: è più una questione di moda tra gli scimpanzé, secondo il coautore  e il ricercatore Jake Brooker, e i colleghi inoltre, la scoperta metterebbe in discussione l' idea che le tradizioni arbitrarie siano esclusive  degli esseri umani, visto che gli scimpanzè in cattività con molto tempo libero, sembrano adottare e trasmettere comportamenti simbolici si...

Il primo database sulla cultura degli animali

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  Sapete che gli elefanti non solo comunicano tra loro, ma hanno anche i loro dialetti . Ecco immaginate quando un esemplare viene spostato da casa sua per ragioni di protezione, e viene magari catapultato in gruppo diverso sconosciuto: è possibile che faccia fatica a farsi capire, visto che ha per così dire un altro accento. E' una delle tante domande che stanno dietro alla nascita del progetto The Animal Culture Database, presentato in studio pubblicato su Scientific Data da un team dell' University of Arizona.  Cos'è e come funziona l' ACD L' idea dell' Animal Culture Database nasce dalla considerazione che si tende a ignorare degli aspetti sociali e culturali delle specie protette, concentrandosi solo sulla conservazione pura. In realtà moltissime specie non solo gli elefanti, hanno sistemi sociali complessi e comunicano in modi altrettanto intricati, e bisogna tenerne conto quando si decide come agire su una specie . Gli studi su cultura e comunicazione ...

In Italia il primo volo al mondo di un robot umanoide

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  E' accaduto in Italia , all' interno Italiano di Tecnologia di Genova, il primo volo al mondo di un robot umanoide minuto di jet propulsione: il gruppo di ricerca coordinato da Daniele Pucci è riuscito a fare alzare in volo a cinquanta centimetri da terra  iRonCub3 e a fargli eseguire manovre controllate , dimostrando per la prima volta che l' impresa è possibile. I ricercatori hanno dovuto sopportare due piccole difficoltà tecniche che hanno richiesto due anni di lavori e molti studi sull' aereodinamica di un corpo simile a quello umano , ora pubblicati sulla rivista Nature Communications Engineering con l a collaborazione dell' Italia anche del Politecnico di Milano. L' obbiettivo futuro è ampliare questa tecnologia in missioni di ricerca e salvataggio per esplorare ambienti estremi.  Questa ricerca è radicalmente diversa dalla robotica umanoide tradizionale che ci ha costretto a fare sostanziale salto in avanti rispetto allo stato dell' arte, afferma ...

Il guano dei pinguini contro il riscaldamento climatico

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  Aggiungere una voce alla lista dei nostri alleati naturali contro i cambiamenti climatici : i pinguini e il loro guano: secondo uno studio pubblicato su C ommunications Earth& Environment , la " cacca" dei pinguini contribuisce in maniera apprezzabile a mantenere la temperatura antartiche un po' più basso di quello che sarebbero senza escrementi. Il segreto è in un ingrediente che a proposito di delezioni siamo a abituati ad associare con la pipì l' ammoniaca.  Cos'è il guano, e perché è così importante? Lo studio è stato effettuato in Antartide perché è lì che stanno i pinguini ma anche perché l' aera è un ottimo laboratorio a cielo aperto per studiare gli effetti di certi elementi sulla formazione delle nuvole . Altrove la attività umane e la vegetazione contribuiscono in maniera decisiva alla copertura nuvolosa, in Antartide il guano dei pinguini è fondamentale.  Questo perché il guano non è solo "cacca", ma un mix di feci e urine che co...

Le emissioni delle aziende fossili avrebbero causato danni per 28 miliardi in trenta anni

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  Un nuovo studio pubblicato su rivista Nature afferma che 111 aziende fossili più inquinanti del pianeta hanno causato circa 28 miliardi di dollari di danni a causa delle ondate di calore intenso . I ricercatori del Dartmouth College e della Stanford University hanno introdotto un nuovo modello di attribuzione climatica che consente di collegare specifici danni economici alle emissioni di singole imprese fossili. Così hanno stimato che la sola Chevron, tra il 1991 e il 2020, avrebbe causato danni per una cifra che oscilla tra i 791 miliardi e i 3.600 miliardi di dollari, in base ai parametri economici . I due autori sostengono che il loro studio sia una base di partenza su cui poggiare in cause legali contro le aziende fossili chiamate in giudizio per riparare economicamente ai danni.  Il modello sul quale si base lo studio è definito "but for" (espressione traducibile in italiano con "se non fosse per"): ad esempio, un particolare evento climatico estremo si s...

Quali erano gli psicofarmaci di cui abusavano i nostri antenati?

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In passato guerre, conflitti sociali, crisi economiche, hanno spesso agito da fattore scatenante di disturbi mentali su larga scala. E il rimedio "fai da te" era spesso il ricorso a droghe naturali, allucinogeni o alcol . Soprattutto dopo la rivoluzione scientifica portò alla diffusione dei cosiddetti "tranquillanti di massa".  Rivoluzione industriale Indotta dai ritmi intensi della Rivoluzione Industriale condusse al boom del laudano uno sciroppo dolce a base di vino e tintura di oppio inventato nel 1541 dal medico e alchimista Paracelso, convertito in sedativo più a buon mercato del gin, da operai e operaie, ma usato perfino per calmare i neonati nell' Inghilterra vittoriana . La preparazione più diffusa si chiamava Godfrey's Cordial , usato come sedativo per lattanti e bambini iperattivi.  Il vizietto dell' assenzio  Diffuso nei bistrot, caffè, e bar parigini e prediletto da pittori e artisti fu invece l' assenzio. Inventato nel 1792 dal medi...

Biofertilizzanti da scarti alimentari, ceneri vulcaniche e rifiuti urbani

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  Biofertilizzanti dai r ifiuti urbani , scarti agroalimentari e ceneri vulcaniche. E' l'obbiettivo del progetto europeo Landfeed promosso dall' Enea . L' iniziativa prevede il recupero di nutrienti preziosi dai rifiuti e sottoprodotti agricoli, forestali, industriali e urbani. Un processo che come sottolinea Antonella Luciano. ricercatrice del laboratorio Strumenti per la Sostenibilità e circolarità di sistemi produttivi e territoriali dell' Enea, dovrebbe contribuire non solo alla diminuzione degli scarti, alla sicurezza alimentare , all' agricoltura sostenibile ma anche alla creazione di un mercato europeo di biofertilizzanti . Anche alla luce del fatto che gran parte di questi prodotti proviene da importazioni estere. I l programma prevede lo sviluppo di una piattaforma web di simbiosi industriale che servirà a semplificare la gestione dei diversi residui e a favorirne l' utilizzo nella produzione di biofertilizzanti. In questo saremo in  grado di coor...

Decifrare il messaggio dei delfini con l' intelligenza artificiale: ecco DolphinGemma, il nuovo modello di Google

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Google ha annunciato un nuovo modello aperto di intelligenza artificiale chiamato DolphinGemma, progettato per aiutare i ricercatori a comprendere meglio il modo in cui comunicano i delfini .  E' il risultato d i una collaborazione tra Google e il Wild Dolphin Project. Google ha sviluppato il modello, che è stato specificamente addestrato con l' ampio database di suoni del WDP sui delfini maculati atlantici.  Si tratta di un passo avanti per i ricercatori, c he potranno utilizzare questo "strumento" per sintetizzare i propri dati, individuare schemi ricorrenti e persino prevedere cosa "potrebbe" dire un delfino. Come funziona  Il modello trae ispirazione da Gemma, la famiglia di modelli open source leggeri di Google, sviluppati a partire dalla stessa ricerca e tecnologia che alimenta i modelli Gemini.  Addestrato estesamente sul database acustico del WDP, DolphinGemma elabora sequenze di suoni naturali di delfini per identificare modelli, strutture, e in ...

Il pacemaker più piccolo di un chicco di riso, che si attiva con la luce

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  Un pacemaker più piccolo di un chicco di riso, iniettabile con una siringa senza bisogno di interventi invasivi, si attiva in risposta a un impulso luminoso e si dissolve nell'organismo quando non serve più. L ' hanno ideato gli scienziati della Northwestern University pensando in particolar modo al cuore gracile e minuto dei neonati venuti al mondo con problemi congeniti, ma è adatto a tutti i cuori di tutte le misure. Le peculiarità del pacemaker, il più piccolo mai realizzato, sono spiegate in un articolo su Nature .   Prima ti aiuta e  poi si dissolve Circa l' un percento dei bambini che nasce con difetti cardiaci congeniti, spiega il cardiologo   Igor Efimov, coautore dello studio. La buona notizia è questi bambini hanno bisogno soltanto di pacemaker temporanei dopo un intervento. In circa sette giorni la maggior parte dei cuori dei pazienti si autoripara. Ma questi sette giorni sono di importanza cruciale. Ora possiamo posizionare questo pacemaker sul...

Casa stampata 3D: eco-sostenibilità e tempi di realizzazione rapidissimi

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  La casa stampata in 3D sono qui per restare, non vanno considerate come una moda passeggera destinata a scomparire. Né è convinto Pieter Knauff di Weber, azienda produttrice di malte e responsabile di un interessante progetto che ha portato alla costruzione della prima casa in calcestruzzo 3D a Bolsrkjk, nei pressi di Eindhoven. Questo tipo di abitazione è destinato a diffondersi sempre di più in futuro per diversi motivi: innanzitutto semplice da realizzare, perché per avere un muro basta inserire i dati della macchina , generare il codice e premere Play , lavoro che una sola persona è in grado di fare in completa autonomia. E poi è efficiente e sostenibile , in quanto il calcestruzzo viene versato laddove è esclusivamente necessario, senza sprecare materiale . I l robot utilizzato dall' azienda in Olanda è in grado di realizzare un muro di 1,5x4 metri in appena un' ora e mezza: per costruirlo è necessario un ambiente con un tasso di umidità dell'ottanta percento, una ...

Elefanti globetrotter: ecco come pianificano i loro viaggi

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  Gli elefanti africani hanno esigenze alimentari prevedibilmente mastodontiche: altri tre metri e pesanti circa sei tonnellate da adulti, devono consumare ogni giorno una gigantesca quantità di vegetazione . E devono farlo in un ambiente dove non è sempre accogliente: attraversare la savana è faticoso, e per un elefante ogni passo conta e anche ogni goccia di energia è essenziale.  A quanto pare gli elefanti stessi lo sanno molto bene : uno studio pubblicato sulla rivista Jorunal of Animal Ecology racconta per la prima volta le strategie messe in atto dagli elefanti per spostarsi.  No a salite e discese  Gli elefanti africani protagonisti dello studio sono 157 esemplari che vivono nel nord del Kenya, e che sono stati monitorati tramite GPS per 22 anni dall' associazione Save The Elephants fondata in Inghilterra ma con sede proprio in Kenya . Queste osservazioni pluridecennali hanno permesso di capire nel dettaglio quali sono le strategie di risparmio energetico d...

Perché non ricordiamo i primi anni di vita?

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  A cercare di capire il perché non ricordiamo i primi anni di vita, un fenomeno noto come amnesia infantile, un team di ricerca coordinato dalla Yale University di New Haven secondo cui i bambini in realtà di appena un anno d' età sono capaci sono capaci effettivamente di formare dei ricordi . Un dato che suggerisce quindi come l' amnesia infantile probabilmente sia causata da una difficoltà nel recuperare i ricordi da adulti, piuttosto che nel crearli da piccoli . I dettagli dello studio sono stati pubblicati su Science .  Le ipotesi  Per far luce sul perché non ricordiamo i primi anni di vita, l e più recenti teorie si sono concentrate sull' ippocampo, l' area del cervello fondamentale perla memoria episodica, che durante l' infanzia è ancora invia di sviluppo non riesce quindi a codificare i ricordi. Tuttavia, osservando precedenti ricerche i ricercatori del nuovo studio hanno avanzato due ipotesi. La prima è  che forse i ricordi da bambini non vengono mai c...

Soffriamo di più se siamo inconsapevoli del rischio di provare dolore

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  Quando accidentalmente una pentola bollente, sentiamo dolore. Ma se la tocchiamo da bendato sentiamo ancora di più il dolore , perché non il nostro cervello non è preparato alla sensazione di bruciore e agisce amplificando il dolore "per sicurezza", questo misterioso meccanismo mentale di difesa è stato spiegato in uno studio dell' Università Danese di Aarhus, che ha condotto un esperimento su trecento partecipanti per testarne le diverse reazioni al dolore . La nostra ricerca dimostra che anche quando non si ci succede nulla di pericoloso, non sapere cosa aspettarsi aumenta il livello del dolore percepito spiega Francesca Fardo, uno degli autori della ricerca pubblicata su Science Advances.  Illusione della griglia termica  Per giungere alle loro conclusioni gli scienziati hanno condotto un esperimento nel quale i partecipanti dovevano predire se avrebbero ricevuto una sensazione di freddo o di caldo sul braccio . Alcune volte però venivano esposti a stimoli caldi e f...

Il cervello non si ferma mai, nemmeno quando riposa

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  Il cervello non si ferma mai, nemmeno quando siamo in totale relax: anche nei momenti di apparente inattività continua a lavorare dietro le quinte, rievocando schemi e preparandosi al futuro. A g ettare nuova luce sul funzionamento del cervello a riposo sono due ricerche coordinate da Maurizio Corbetta, del dipartimento di Neuroscienze dell' Università di Padova e responsabile scientifico dell' Istituto di Medicina Molecolare.  Nel primo studio pubblicato sulla rivista Neuron e basato sull' analisi della letteratura scientifica, Anastasia Dimakou, Andrea Zangrossi, Giovanni Pezzulo e lo stesso Corbetta indicano che dai vermi agli esseri umani, passando dai roditori e scimmie, il cervello conversa e ricrea spontaneamente schemi di attività nervosa simili a quelli attivati durante il comportamento reale.  Il nostro cervello è come un archivio vivente di esperienze passate. Ad esempio le aree visive specializzate nel riconoscimento dei volti umani, anche a riposo, mos...