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Il guano dei pinguini contro il riscaldamento climatico

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  Aggiungere una voce alla lista dei nostri alleati naturali contro i cambiamenti climatici : i pinguini e il loro guano: secondo uno studio pubblicato su C ommunications Earth& Environment , la " cacca" dei pinguini contribuisce in maniera apprezzabile a mantenere la temperatura antartiche un po' più basso di quello che sarebbero senza escrementi. Il segreto è in un ingrediente che a proposito di delezioni siamo a abituati ad associare con la pipì l' ammoniaca.  Cos'è il guano, e perché è così importante? Lo studio è stato effettuato in Antartide perché è lì che stanno i pinguini ma anche perché l' aera è un ottimo laboratorio a cielo aperto per studiare gli effetti di certi elementi sulla formazione delle nuvole . Altrove la attività umane e la vegetazione contribuiscono in maniera decisiva alla copertura nuvolosa, in Antartide il guano dei pinguini è fondamentale.  Questo perché il guano non è solo "cacca", ma un mix di feci e urine che co...

Le emissioni delle aziende fossili avrebbero causato danni per 28 miliardi in trenta anni

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  Un nuovo studio pubblicato su rivista Nature afferma che 111 aziende fossili più inquinanti del pianeta hanno causato circa 28 miliardi di dollari di danni a causa delle ondate di calore intenso . I ricercatori del Dartmouth College e della Stanford University hanno introdotto un nuovo modello di attribuzione climatica che consente di collegare specifici danni economici alle emissioni di singole imprese fossili. Così hanno stimato che la sola Chevron, tra il 1991 e il 2020, avrebbe causato danni per una cifra che oscilla tra i 791 miliardi e i 3.600 miliardi di dollari, in base ai parametri economici . I due autori sostengono che il loro studio sia una base di partenza su cui poggiare in cause legali contro le aziende fossili chiamate in giudizio per riparare economicamente ai danni.  Il modello sul quale si base lo studio è definito "but for" (espressione traducibile in italiano con "se non fosse per"): ad esempio, un particolare evento climatico estremo si s...

Quali erano gli psicofarmaci di cui abusavano i nostri antenati?

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In passato guerre, conflitti sociali, crisi economiche, hanno spesso agito da fattore scatenante di disturbi mentali su larga scala. E il rimedio "fai da te" era spesso il ricorso a droghe naturali, allucinogeni o alcol . Soprattutto dopo la rivoluzione scientifica portò alla diffusione dei cosiddetti "tranquillanti di massa".  Rivoluzione industriale Indotta dai ritmi intensi della Rivoluzione Industriale condusse al boom del laudano uno sciroppo dolce a base di vino e tintura di oppio inventato nel 1541 dal medico e alchimista Paracelso, convertito in sedativo più a buon mercato del gin, da operai e operaie, ma usato perfino per calmare i neonati nell' Inghilterra vittoriana . La preparazione più diffusa si chiamava Godfrey's Cordial , usato come sedativo per lattanti e bambini iperattivi.  Il vizietto dell' assenzio  Diffuso nei bistrot, caffè, e bar parigini e prediletto da pittori e artisti fu invece l' assenzio. Inventato nel 1792 dal medi...

Biofertilizzanti da scarti alimentari, ceneri vulcaniche e rifiuti urbani

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  Biofertilizzanti dai r ifiuti urbani , scarti agroalimentari e ceneri vulcaniche. E' l'obbiettivo del progetto europeo Landfeed promosso dall' Enea . L' iniziativa prevede il recupero di nutrienti preziosi dai rifiuti e sottoprodotti agricoli, forestali, industriali e urbani. Un processo che come sottolinea Antonella Luciano. ricercatrice del laboratorio Strumenti per la Sostenibilità e circolarità di sistemi produttivi e territoriali dell' Enea, dovrebbe contribuire non solo alla diminuzione degli scarti, alla sicurezza alimentare , all' agricoltura sostenibile ma anche alla creazione di un mercato europeo di biofertilizzanti . Anche alla luce del fatto che gran parte di questi prodotti proviene da importazioni estere. I l programma prevede lo sviluppo di una piattaforma web di simbiosi industriale che servirà a semplificare la gestione dei diversi residui e a favorirne l' utilizzo nella produzione di biofertilizzanti. In questo saremo in  grado di coor...

Decifrare il messaggio dei delfini con l' intelligenza artificiale: ecco DolphinGemma, il nuovo modello di Google

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Google ha annunciato un nuovo modello aperto di intelligenza artificiale chiamato DolphinGemma, progettato per aiutare i ricercatori a comprendere meglio il modo in cui comunicano i delfini .  E' il risultato d i una collaborazione tra Google e il Wild Dolphin Project. Google ha sviluppato il modello, che è stato specificamente addestrato con l' ampio database di suoni del WDP sui delfini maculati atlantici.  Si tratta di un passo avanti per i ricercatori, c he potranno utilizzare questo "strumento" per sintetizzare i propri dati, individuare schemi ricorrenti e persino prevedere cosa "potrebbe" dire un delfino. Come funziona  Il modello trae ispirazione da Gemma, la famiglia di modelli open source leggeri di Google, sviluppati a partire dalla stessa ricerca e tecnologia che alimenta i modelli Gemini.  Addestrato estesamente sul database acustico del WDP, DolphinGemma elabora sequenze di suoni naturali di delfini per identificare modelli, strutture, e in ...

Il pacemaker più piccolo di un chicco di riso, che si attiva con la luce

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  Un pacemaker più piccolo di un chicco di riso, iniettabile con una siringa senza bisogno di interventi invasivi, si attiva in risposta a un impulso luminoso e si dissolve nell'organismo quando non serve più. L ' hanno ideato gli scienziati della Northwestern University pensando in particolar modo al cuore gracile e minuto dei neonati venuti al mondo con problemi congeniti, ma è adatto a tutti i cuori di tutte le misure. Le peculiarità del pacemaker, il più piccolo mai realizzato, sono spiegate in un articolo su Nature .   Prima ti aiuta e  poi si dissolve Circa l' un percento dei bambini che nasce con difetti cardiaci congeniti, spiega il cardiologo   Igor Efimov, coautore dello studio. La buona notizia è questi bambini hanno bisogno soltanto di pacemaker temporanei dopo un intervento. In circa sette giorni la maggior parte dei cuori dei pazienti si autoripara. Ma questi sette giorni sono di importanza cruciale. Ora possiamo posizionare questo pacemaker sul...

Casa stampata 3D: eco-sostenibilità e tempi di realizzazione rapidissimi

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  La casa stampata in 3D sono qui per restare, non vanno considerate come una moda passeggera destinata a scomparire. Né è convinto Pieter Knauff di Weber, azienda produttrice di malte e responsabile di un interessante progetto che ha portato alla costruzione della prima casa in calcestruzzo 3D a Bolsrkjk, nei pressi di Eindhoven. Questo tipo di abitazione è destinato a diffondersi sempre di più in futuro per diversi motivi: innanzitutto semplice da realizzare, perché per avere un muro basta inserire i dati della macchina , generare il codice e premere Play , lavoro che una sola persona è in grado di fare in completa autonomia. E poi è efficiente e sostenibile , in quanto il calcestruzzo viene versato laddove è esclusivamente necessario, senza sprecare materiale . I l robot utilizzato dall' azienda in Olanda è in grado di realizzare un muro di 1,5x4 metri in appena un' ora e mezza: per costruirlo è necessario un ambiente con un tasso di umidità dell'ottanta percento, una ...

Elefanti globetrotter: ecco come pianificano i loro viaggi

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  Gli elefanti africani hanno esigenze alimentari prevedibilmente mastodontiche: altri tre metri e pesanti circa sei tonnellate da adulti, devono consumare ogni giorno una gigantesca quantità di vegetazione . E devono farlo in un ambiente dove non è sempre accogliente: attraversare la savana è faticoso, e per un elefante ogni passo conta e anche ogni goccia di energia è essenziale.  A quanto pare gli elefanti stessi lo sanno molto bene : uno studio pubblicato sulla rivista Jorunal of Animal Ecology racconta per la prima volta le strategie messe in atto dagli elefanti per spostarsi.  No a salite e discese  Gli elefanti africani protagonisti dello studio sono 157 esemplari che vivono nel nord del Kenya, e che sono stati monitorati tramite GPS per 22 anni dall' associazione Save The Elephants fondata in Inghilterra ma con sede proprio in Kenya . Queste osservazioni pluridecennali hanno permesso di capire nel dettaglio quali sono le strategie di risparmio energetico d...

Perché non ricordiamo i primi anni di vita?

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  A cercare di capire il perché non ricordiamo i primi anni di vita, un fenomeno noto come amnesia infantile, un team di ricerca coordinato dalla Yale University di New Haven secondo cui i bambini in realtà di appena un anno d' età sono capaci sono capaci effettivamente di formare dei ricordi . Un dato che suggerisce quindi come l' amnesia infantile probabilmente sia causata da una difficoltà nel recuperare i ricordi da adulti, piuttosto che nel crearli da piccoli . I dettagli dello studio sono stati pubblicati su Science .  Le ipotesi  Per far luce sul perché non ricordiamo i primi anni di vita, l e più recenti teorie si sono concentrate sull' ippocampo, l' area del cervello fondamentale perla memoria episodica, che durante l' infanzia è ancora invia di sviluppo non riesce quindi a codificare i ricordi. Tuttavia, osservando precedenti ricerche i ricercatori del nuovo studio hanno avanzato due ipotesi. La prima è  che forse i ricordi da bambini non vengono mai c...

Soffriamo di più se siamo inconsapevoli del rischio di provare dolore

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  Quando accidentalmente una pentola bollente, sentiamo dolore. Ma se la tocchiamo da bendato sentiamo ancora di più il dolore , perché non il nostro cervello non è preparato alla sensazione di bruciore e agisce amplificando il dolore "per sicurezza", questo misterioso meccanismo mentale di difesa è stato spiegato in uno studio dell' Università Danese di Aarhus, che ha condotto un esperimento su trecento partecipanti per testarne le diverse reazioni al dolore . La nostra ricerca dimostra che anche quando non si ci succede nulla di pericoloso, non sapere cosa aspettarsi aumenta il livello del dolore percepito spiega Francesca Fardo, uno degli autori della ricerca pubblicata su Science Advances.  Illusione della griglia termica  Per giungere alle loro conclusioni gli scienziati hanno condotto un esperimento nel quale i partecipanti dovevano predire se avrebbero ricevuto una sensazione di freddo o di caldo sul braccio . Alcune volte però venivano esposti a stimoli caldi e f...

Il cervello non si ferma mai, nemmeno quando riposa

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  Il cervello non si ferma mai, nemmeno quando siamo in totale relax: anche nei momenti di apparente inattività continua a lavorare dietro le quinte, rievocando schemi e preparandosi al futuro. A g ettare nuova luce sul funzionamento del cervello a riposo sono due ricerche coordinate da Maurizio Corbetta, del dipartimento di Neuroscienze dell' Università di Padova e responsabile scientifico dell' Istituto di Medicina Molecolare.  Nel primo studio pubblicato sulla rivista Neuron e basato sull' analisi della letteratura scientifica, Anastasia Dimakou, Andrea Zangrossi, Giovanni Pezzulo e lo stesso Corbetta indicano che dai vermi agli esseri umani, passando dai roditori e scimmie, il cervello conversa e ricrea spontaneamente schemi di attività nervosa simili a quelli attivati durante il comportamento reale.  Il nostro cervello è come un archivio vivente di esperienze passate. Ad esempio le aree visive specializzate nel riconoscimento dei volti umani, anche a riposo, mos...

Le microplastiche favoriscono la resistenza agli antibiotici

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  Inquinanti indigeribili di mari, pesci, e acqua da bere, fattori di rischio per tumori, demenze, problemi cardiovascolari, infertilità, zattere per il trasporto di batteri resistenti agli antibiotici . L e microplastiche danneggiano la salute in molti modi, e uno studio della Società Americana di Microplastiche ne ha appena scoperto un altro. Oltre a trasportare passivamente i superbatteri da un angolo all' altro del Pianeta , come taxi inerti, le microplastiche favoriscono attivamente la selezione di batteri antibiotico-resistenti.  Anche se l' antibiotico non è  in quel momento presente. A ffrontando l' inquinamento da plastica otterremmo quindi il vantaggio colle tarale di combattere il problema dalla resistenza anti microbiotica, una delle sfide principali della salute globale, direttamente responsabile nel 2019, di 1,29 milioni di morti globali.   Evoluzione in diretta  Nel nuovo studio un gruppo di ricercatori c oordinato da Neila Gross, ricerca...

I neuroni imitano i muscoli in un segnale molecolare che migliora la memoria

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Gli scienziati e i pensatori che nel tempo hanno paragonato il cervello a un muscolo che va allenato non sono poi andati così lontano dal vero. In b ase a una ricerca pubblicata su Cell, l e cellule celebrali potrebbero condividere con quelle dei muscoli una struttura interna alla cellula che facilita la trasmissione dei segnali . E che, se ai muscoli serve per contrarsi, ai neuroni è utile per favorire il passaggio di impulsi su lunghe distanze, con un tipo di comunicazione che consolida l'apprendimento e  la memoria. Dentro la cellula La scintilla iniziale che ha aperto la strada alla scoperta è avvenuta quando un gruppo di scienziati del Janelia Research Campus, un ente di neuroscienze dell' Howard Hughes Medical Institute Virginia, ha studiato con strumenti ad alta risoluzione  le molecole presenti sulla superficie del retinolo endoplasmatico dei neuroni mammifer i. Il retinolo endoplasmatico è una rete di membrane un labirinto di pieghe, anse e sacche appiattate chia...

L' intelligenza artificiale ci aiuta a interpretare i versi degli animali

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  L' intelligenza artificiale è fuor di dubbio che stai cambiando in maniera radicale il modo di fare ricerca: un' intelligenza artificiale è in grado  di analizzare rapidamente un' enorme mole di dati e di dare loro un senso, qualcosa che a noi umani richiederebbe decisamente più tempo .  Un gruppo di ricercatori di Copenaghen ha addestrato un modello di machine learning a riconoscere e interpretare i versi di sette diverse specie di animali, identificando se stiano esprimendo emozioni positive o negative . I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista IScience .   Lo studio dei versi  Lo studio si è focalizzato su sette diverse specie di ungulati: mucche, cinghiali, capre, cavalli, pecore e maiali . Il team ha utilizzato migliaia di registrazioni di vocalizzazioni di questi animali, e le "date in pasto" a un modello di machine learning, che ha identificato una serie di indicatori acustici all' aspetto emotivo del verso.  In parole più sem...

Il primo pezzo metallico stampato in 3D nello spazio è tornato sulla Terra

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  Un traguardo storico per la stampa 3D nello spazio, il primo componente metallico mai realizzato in orbita è rientrato sulla Terra . Il campione è stato prodotto dalla stampante 3D per metalli dell' ESA a bordo della Stazione Spaziale Internazionale ora ci trova nei laboratori dell' ESTEC, il centro tecnico dell' ESA nei Paesi Bassi .  La stampante realizzata da Airbus e altre aziende, è stata installata nel modulo Columbus dall' astronauta ESA Andreas Mongensen durante la prima missione Huginn nel gennaio 2024. A giugno ha realizzato la sua prima stampa un curva linea a forma di "S". In estate ha prodotto il primo vero campione e un secondo esemplare a dicembre.  Dopo la plastica il metallo  Ora il primo campione sarà analizzato nel Laboratorio dei Materiali a Componenti Elettrici dell' ESTEC e confrontato con stampe realizzate sulla Terra per studiare gli effetti della microgravità sul processo di stampa . Il secondo campione sarà consegnato all...

Trovato il circuito del cervello che libera la creatività

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  Scoperto il circuito del cervello che libera la creatività: è tenuto sotto controllo dalla regione frontale dell' emisfero destro, e la sua attività può essere potenziata o diminuita per effetto di lesioni celebrali e malattie neurodegenerative . Lo studio dimostra condotto su oltre ottocento persone, pubblicato sulla rivista Jama Network Open da un gruppo internazionale di ricerca guidato da Mass General Brigham negli Stati Uniti .  Volevamo capire quali regioni sono fondamentali per la creatività umana e come ciò si collega agli effetti delle lesioni celebrali dice il neurologo Isaiah Kletenik. P er rispondere a questi interrogativi, i ricercatori hanno esaminato l' attività celebrale di 857 persone sottoposte a risonanza magnetica funzionale del cervello durante l' esecuzione di attività creative come disegnare o fare musica .  I dati raccolti hanno evidenziato diverse regioni che si accendono durante l' esecuzione di attività celebrale creativa e che fanno p...

Canto della balene e linguaggio umano seguono lo stesso schema

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  Sembra improbabile vista la lontananza tra le due specie eppure il canto delle balene e il linguaggio umano seguono lo stesso schema: entrambe queste forme di comunicazione , oltre ad essere trasmesse culturalmente di generazione in generazione, possiedono parti e strutture ricorrenti che probabilmente servono a facilitarne l' apprendimento .  Lo indica lo st udio pubblicato sulla rivista Science dell' Università Ebraica di Gerusalemme, che per la prima volta ha analizzato i canti registrati di questi cetace i con un metodo ispirato al modo in cui i bambini individuano le parole nel parlato.  Questi risultati mettono in discussioni convinzioni di lunga data sull' unicità del linguaggio umano afferma Simon Kirby dell' Università Britannica di Edimburgo, tra i ricercatori guidati da Inabal Amon, scoprendo molti punti in comune con specie evolutive distanti. Ciò che suggerisce che la nostra comprensione dell' evoluzione del linguaggio può trarre vantaggio non so...

Le posizioni del sonno che rivela i traumi della tua infanzia

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  Nella complessità del nostro inconscio , le nostre abitudini notturne possono rilevare molto di più di quanto immaginiamo. La posizione in cui dormiamo potrebbe portate alla luce alcune esperienze passate, in particolare legate ai traumi legati all' infanzia .  Il legame tra sonno e subconscio  Il sonno è un momento in cui la mente si rilassa e spesso ci rivela ciò che nascondiamo durante il giorno.  Le posizioni del sonno sono state studiate dagli psicologi per comprendere come il nostro corpo esprime ciò che è radicato nel nostro subconscio .  La postura che assumiamo quando ci abbandoniamo al sonno può essere un indicatore significativo delle nostre esperienze infantili.  La posizione fetale un rifugio sicuro  Mentre dormiamo nella posizione fetale, rannicchiate su un fianco. Questa posizione è spesso associata a un desiderio di protezione e sicurezza.  Gli esperti suggeriscono che chi assume questa postura potrebbe aver vissuto un' infan...

Marte: raccolte le prove dell' esistenza passata di acqua liquida e poco profonda

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  Su Marte , circa 4 miliardi di anni fa, non solo l' acqua esisteva, ma scorreva libera e senza ghiacci a coprirla formando laghi poco profondi sotto un' atmosfera abbastanza densa da sostenerne la presenza: è quanto emerge dal lavoro eseguito dai ricercatori, i quali hanno dettagliato i loro risultati all' interno di nuovo studio sottoposto a revisione paritaria sulla rivista scientifica Science Advances . Gli scienziati grazie all' utilizzo del Rover Curiosity della NASA , hanno individuato due serie di antiche increspature delle onde conservate perfettamente una prova diretta di acque stagnanti e poco profonde, aperte al vento e all' aria marziana. Gli autori hanno spiegato che la ricerca aggiunge evidenzia ad un quesito decennale che suggerisce che le condizioni per l' acqua potenzialmente per la vita microbica siano durate più a lungo di quanto ipotizzato in precedenza. La scoperta delle increspature delle onde è un importante progresso per la scienza pa...

Una sonda risolve il problema vulcanico di Io: la luna più infuocata del sistema solare

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  Al contrario di come si pensava in precedenza, i vulcan i di Io non sono alimentati da un oceano globale di magma sotto la superficie, ma da camere magnetiche locali: è quanto emerge dai dettagli svelati dalla missione Juno dalla NASA che, grazie a due sorvoli ravvicinati, ha catturato immagini e dati mai visti prima, permettendo di osservare per prima volta i poli della Luna con precisione e risolvendo un enigma che durava da decenni . I risultati sono stari presentati all' incontro annuale dell' American Geophysical Union e sono stati inseriti in uno studio pubblicato rapidamente sulla rivista scientifica Nature . La Luna è come un temporale incessante, sta sempre eruttando dappertutto ha detto Scott Bolton, ricercatore appassionato del satellite di Giove e coautore dello studio pubblicato su Nature .  Scoperta da Galileo Galilei nel 1610 Io, è una delle quattro lune principali di Giove ed è poco più grande della Luna terrestre. La sua peculiare attività vulcanica fu...