La rappresentazione del nudo dal Codice Hays alla modernità
Rispetto a oggi, dove vediamo l' apparizione di figure femminili praticamente ovunque: dal cinema, alla televisione e sui social network.
Il Codice Hays
In passato la rappresentazione del corpo femminile era sottoposta a determinate regole come, il Codice Hays negli Stati Uniti.
Questa disposizione imponeva, regole ferree riguardanti, all' esposizione del corpo femminile e se in alcuni film si violava tale disciplina le pellicole subivano una censura.
Alcuni film che hanno subito tale censura possiamo ricordare: Ecstasy di Hedy Lamarr e Ultimo Tango a Parigi.
Il codice Hays è entrato in vigore nel 1934 e regolamenterà le pellicole fino al 1968.
Rispetto agli Stati Uniti, in altri Paesi non era presente un sistema di autoregolamentazione così severo, infatti soprattutto negli settanta in Italia esisteva una maggiore libertà.
Questa maggiore libertà era anche legata ai movimenti sociali che si stavano sviluppando tra i giovani, come la libertà sessuale.
Età contemporanea
Nell' età contemporanea invece, non esistono particolari normative che regolano la presenza di sequenze di nudo all' interno dei film.
Esiste solo una visione vincolata a certe fasce di età.
La maggioranza di questo tipo di scene è più relegata al tipo di ambientazione che la narrazione vuole mettere in mostra.
La nascita del movimento Mee Too ha portato le donne a vedere il nudo in una concezione diversa rispetto a quella patriarcale imposta dagli uomini, introducendo una nuova figura che è il coordinatore dell' intimità.
Questa figura permette di vigilare su una corretta preparazione degli attori, in modo da evitare episodi di molestie e per affermare la propria parità e rispetto che dovrebbero meritare le donne da parte di un uomo.
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