Giancarlo Elia Valori chair in the study of peace and regional cooperation

 


Stimata Presidente, Carissima Ruth,

trasmetto questa mia in questo giorno, la cui valenza storica mi tocca personalmente in maniera profonda e dolorosa.

Sono certo tu comprenderai bene, conoscendo bene le vicende di mia madre Emilia Marinelli Valori insignita della Medaglia d’oro al merito Civile e sono sicuro ricorderai, mio Fratello, Leo che audacemente, seppur molto giovane, fu partigiano.

Ebbene, sono cresciuto, in fretta, in un momento storico difficile ma intriso degli ideali della resistenza in maniera così forte e radicata che, per me, la memoria storica è rivivere quotidianamente fatti e vicende strettamente personali.

Con profonda amarezza e indignazione, riscontro la totale assenza, in questo preciso momento storico che ci apprestiamo ad affrontare caratterizzato a livello globale dalla guerra, dalla conseguente crisi energetica e a livello interno dalle prossime tornate elettorali, di celebrazioni che riportano alla mente i grandi ideali di Libertà, Pace, Uguaglianza tanto declamati ed invocati qualche anno fa.

Ritengo sia davvero episodio gravissimo e provocatorio, carissima Ruth, che tra i candidati attualmente in corsa si riscontri una totale assenza di amor patrio e di memoria storica; entrambi valori universali che prescindono dal movimento per il quale si corre politicamente.

 Una Assenza che parla di un Paese poco intenzionato a fare i conti con la propria storia. Quanto questo si ripercuota nel nostro presente è fuori di dubbio e non è un caso ma, mia palese intenzione squarciare il velo “spronando le coscienze a fronteggiare questa tragedia.”

L’8 settembre è una giornata memorabile che merita rispetto profondo per i valori e i sentimenti ad essa connessa tanto più in questo momento storico che richiede tracciato un percorso nella coscienza collettiva che insegni il ripudio dell'indifferenza e di ogni forma di estremismo, per costruire una società basata sul rispetto della dignità umana.


Permettimi questa riflessione con Te, in veste di Presidente della Comunità Ebraica più antica d’Europa, sono indignato come Uomo di Pace e preoccupato per il futuro nella formazione delle coscienze degli Uomini del domani.


Le mancanze di taluni esponenti politici in questo periodo, per me sono ignobili provocazioni, che non possono essere additati come episodi isolati, bensì vanno posti in cruda evidenza.

Ritengo, inoltre, vada mantenuta alta l’attenzione affinché le giovani generazioni continuino a coltivare la memoria e la verità storica, le sole in grado di sconfiggere ogni atteggiamento connesso all’odio, al razzismo e alla violenza.


Attraverso questa mia, carissima Ruth, sento di esprimere alla Tua persona e alla Comunità ebraica di Roma la più sentita solidarietà e la mia fraterna vicinanza, auspicando che si possa tornare a far riflettere le persone sui veri valori della libertà, del rispetto e della tolleranza, che sono conquiste che devono essere difese nell’esclusivo interesse di una civiltà a misura d’uomo, idonea a concepire e rendere la cultura della pace e della giustizia il vero tesoro dei popoli evoluti, liberi e democratici.


Con amicizia e stima

Cavaliere del Lavoro Professor Giancarlo Elia Valori

Dott.ssa RUTH DUREGHELLO

Presidente

Comunità Ebraica di Roma Lungotevere de’Cenci, 1

00186 ROMA

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