Perché perdere tempo fa bene?

 



La nobile arte del perdere tempo, che sia scarabocchiare su un foglio, invece di prendere appunti, durante una riunione, svolazzare sui social, invece di rispondere alle email o seguire incantati il volo di una mosca, invece di concentrarsi sullo studio, Joseph Conrad è uno scrittore, che si domandava: " Come faccio a spiegare a mia moglie che, quando guardo fuori dalla finestra, sto lavorando?".

Non tutti i cazzeggiatori sono destinati a diventare scrittori, ma tutti possono trasformare il tempo che dedicano  tempo ai trastulli, in momenti di elevata prestazione intellettuale.

E' proprio questa la tesi di Srini Pillay, neopsichiatra all' università di Harvard, negli Stati Uniti, che al perder tempo a dedicato un saggio.

Una cosa per volta

Infatti, contro la disattenzione sul lavoro, molte aziende, poiché i vari tipi di cazzeggio, costano tempo e denaro alla società, secondo alcuni studi l' impatto economico delle distrazioni sul posto di lavoro, non corrisponde a spiccioli, la stima si aggira ai 600 miliardi all' anno, solo per l' economia americana.

Srini Pillay è pronto a ribaltare questo punto di vista, focalizzarsi selettivamente su un unico oggetto alla volta, non è la soluzione migliore per rendere di più sul lavoro, anzi può essere assai limitante. 

Il gorilla invisibile

Emblematico è il cosiddetto gorilla invisibile, un esperimento classico, che si conduce in psicologia a un gruppo di volontari, viene fatto vedere il filmato di un incontro di basket, con la richiesta di contare i passaggi palla di una delle due squadre, ma nessuno degli esaminati, rimane concentrato, di solito nota un uomo mascherato da gorilla, che a un certo punto irrompe in campo. Stare troppo concentrati su qualcosa, può far perdere qualche particolare importante.

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