La sensazione di non essere bravi abbastanza

 



Non siamo bravi abbastanza, non siamo all' altezza delle nostre aspettative, è di quelle degli altri, non siamo abbastanza produttivi, non rispettiamo a pieno gli standard della società.

Quante volte, capita di ripetere a sé stessi queste frasi, quante volte sminugliamo ciò che siamo, perché spinti dal confronto con gli altri e al raggiungimento di obiettivi e standard irrealistici, mossi da un desiderio di perfezione, che é semplicemente un atopia.

La perfezione non esiste, è la sensazione di non essere bravi abbastanza, deriva proprio dalla continua ricerca di essa, dalla tendenza a raggiungere tappe, traguardi, che nella maggior parte dei casi, non si rivelano un reale desiderio, ma un' aspettativa imposta dall' esterno. Un' aspettativa indotta da una società, che sembra aver fuso sani obiettivi, con ideali di perfezione irraggiungibili, che ci portano a perdere costantemente, quella sensazione di non essere bravi abbastanza.

Non sei perfetto: è allora? 

Il problema per liberarsi dalla sensazione di non essere bravi abbastanza, è focalizzarsi sul concetto di perfezione, analizzarlo in maniera critica e comprenderlo nel profondo.
La perfezione contiene, al suo interno sin dalla sua etimologia, il concetto di completezza il termine deriva, infatti dal latino perficere, cioè compiere, ma noi esseri umani siamo in continua evoluzione, viviamo in un modo perpetuo, fatto di scelte, cambiamenti, cadute, risalite, esperienze che ci formano e ci fanno crescere e che soprattutto ci trasformano, facendo accrescere il nostro bagaglio di vita, di emozioni, di conoscenze, di rapporti che cambiano e che si misurano, nella completezza, ma fortificano l' evoluzione della nostra persona.
Esseri umani significa essere profondamente liberi, scacciati da giudizi e pregiudizi, libere dalle aspettative che altri hanno su di noi. Non siamo perfetti, ma grazie agli sbagli, alle cadute, agli errori che impariamo a crescere nella stagnazione imposta, che nulla a che fare con le mille sfaccettature dell' animo e dell' intelletto umano.
Non essere perfetti, non significa non essere abbastanza bravi, significa essere unici e le persone brillano e spiccano per la loro autenticità e non per il grado di perfezione.
La perfezione è una patina, che opacizza l' essenza di chi la indossa, è una maschera che non rivela mai, ciò che si è davvero, che imprigiona la propria unicità e col tempo la soffoca. Questa sensazione, può diventare opprimente, debilitante e può portare a stati d' ansia, anche molto complessi da affrontare.

Commenti

Post popolari in questo blog

La rettocolite ulcerosa: cos'è? La testimonianza di Giorgia Cirulli

Tayla Clement: la ragazza che non può sorridere

Violenza o informazione?