Siamo riusciti a parlare con una megattera ci siamo detti "ciao"




E' possibile che simo riusciti a comunicare con delle balene usando però i metodi non previsti, lo racconta uno studio pubblicato su PeerJ e che riferisce di una conversazione avuta da un team guidato da Brenda McCowan della University of California, Davis con una megattera di nome Twain. Si sono scambiati dei veri propri argomenti ma semplicemente un ciao.

Ciao Megattera

Come molti cetacei le megattere parlano in continuazione, i loro richiami sono alla base della loro complessa vita sociale, e servono sia alla comunicazione tra genitori e figli, sia per quella tra adulti. Il team UC Davis ha collaborato con la Alaska Whale Foundation e persino con il SETI per mettere in scena la conversazione tra Twain e gli autoparlanti di una barca sulla quale si trovava l' intero team. Il natante ha raggiunto il largo della costa dell' Alaska e ha lanciato un contact call ì, un tipo di richiamo che viene usato per stabilire un primo contatto tra due megattere che equivale di fatto a un nostro saluto.

Ciao Barca

Twain ha risposto quasi subito, si è avvicinato alla barca e ha cominciato a nuotare intorno. Il team ha così ripetuto il suo richiamo, cambiando ogni intervallo di tempo tra un suono e l' altro. Twain ha reagito rispondendo a quasi ogni richiamo e rispettando anche le pause stabilite dagli umani, se la barca lanciava due richiami a cinque secondi l'uno dall' altro, anche la megattera attendeva lo stesso tempo. Secondo il team è un segnale che l' animale stava ascoltando e rispondendo e probabilmente aggiungiamo noi pensando a quanto fosse noiosa una conversazione di soli ciao. Per arrivare a chiacchierare seriamente con le megattere è ancora lunga, ma con Twain abbiamo fatto un passo forse decisivo.

Commenti

Post popolari in questo blog

La rettocolite ulcerosa: cos'è? La testimonianza di Giorgia Cirulli

Tayla Clement: la ragazza che non può sorridere

Violenza o informazione?