Plastica nel Mar Mediterraneo: migliaia di rifiuti trovati a cinque chilometri di profondità

 


Una vera e propria discarica nei fondali del Mar Mediterraneo. Sono ben 26.715 rifiuti per ogni chilometro quadrato, rivenuti a cinque km di profondità nel Mar Ionio. Un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Marine Pollution Bulletin, ha rilevato che il sito sottomarino Calipso Deep ospita una maggiore concentrazione di rifiuti marini, con una predominanza di plastica. Sono in alcune dei canyon nel Mar Cinese Meridionale si trovano quantità di rifiuti maggiori rispetto a quelle riscontrate nei nostri mari.

Per condurre la ricerca è stato utilizzato un veicolo sommergibile della Caladan Oceanic, che ha esplorato il fondo marino, rivelando una notevole quantità di plastica sparsi sulla sabbia. Tra questi circa l' ottantotto percento erano oggetti di plastica, tra cui sacchetti pesanti, buste della spesa e bicchieri. Oltre alla plastica sono stati trovati anche piccoli quantitativi di vetro 4,5 percento, carta e metallo circa 3 percento. Come facilmente intuibile la maggior parte di questi rifiuti viene da attività umane, sia terrestri, che marine, come lo smaltimento dei rifiuti, scarichi di liquami e l' abbandono di attrezzatture da pesca. 

Il sottomarino Calypso Deep ha esplorato il fondo marino utilizzando telecamere ad alta risoluzione, le cui immagini sono state successivamente analizzate per identificare e contare i detriti di plastica. Per stimare l' area esplorata e la distanza percorsa, il team ha applicato tecniche avanzate di fotogrammetria. Questo approccio ha permesso di calcolare la densità dei rifiuti di plastica, confrontando i risultati con quelli di altre ricerche condotte in acque profonde. In totale sono stati esaminati 167 oggetti, di cui 148 sono stati confermati come rifiuti, mentre diciannove sono stati considerati sospetti, senza però poter confermare la loro natura e origine. 

Questo studio conferma quello che ormai sappiamo per quanto riguarda i fondali marini. Le immagini delle famose isole di plastica nel cuore degli oceani hanno fatto il giro del mondo, senza dimenticare la diffusione di micro e nano plastiche, che vengono ingerite dai pesci. Inoltre la presenza di plastica in una delle zone più profonde del Mar Mediterraneo sottolinea l' impatto diretto delle attività umane sugli ecosistemi marini. Il Mediterraneo infatti è percorso dal trenta percento del traffico marino globale, e i risultati di questa ricerca evidenziano l' urgenza di affrontare il problema dell' inquinamento da plastica nei mari e negli oceani. E' fondamentale intensificare gli sforzi per il riciclo, ottimizzare la gestione dei rifiuti e ridurre l' utilizzo della plastica monouso per combattere questa crisi crescente. Purtroppo, il mar Mediterraneo è un mare semi-chiuso con limitate connessioni con gli oceani, il che lo rende particolarmente vulnerabile all' inquinamento. 

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