Sindrome dei corpi multipli, usati dagli adolescenti attraverso i filtri social per cambiare la propria immagine

 



Secondo una ricerca dell' Università di Cassino, il 50% dei giovani usa i filtri messi a disposizione dai social per modificare la propria immagine e il 42% di essi afferma di voler assomigliare al filtro utilizzato dai social.

L' uso dei filtri

I filtri nascono come gioco, ma gli sviluppi che hanno visto nell' applicazione dell' intelligenza artificiale a queste tecnologie e la conseguente crescita, stanno cambiando radicalmente questa prospettiva, infatti il filtro di TikTok rilasciato, grazie all' intelligenza artificiale porta la modifica di foto e video a un livello altissimo, avendo la possibilità di alterare i volti, facendoli apparire perfetti, rispetto a quanto sono nella realtà.

La "sindrome dei corpi multipli"

La "sindrome dei corpi multipli" definisce la tendenza che si sta sviluppando tramite l' utilizzo massiccio dei social, sempre più alta di adolescenti, infatti l' 88% di essi ritiene di considerare secondo l' indagine dell' Università di Cassino, il proprio corpo una somma di rappresentazioni e di immagini per adattarle , secondo i propri gusti e i propri desideri.

L' essere umano così, non è più il corpo che possiede ma è solo la rappresentazione di esso, attraverso le modifiche delle foto, make- up estremo e una sovraesposizione, elogiando così l' apparenza attraverso la ricerca di un' approvazione sociale, replicando ideali di bellezza non realistici e modelli socioculturali che esaltano in modo eccessivo l' apparenza e canoni estetici fortemente alterati dal mondo dei social.

I giovani oggi, continuano ad essere ossessionati dall' apparenza, esaltando qualcosa che non appartiene alla realtà, ma piuttosto improntato sulla loro immaginazione, perché pensiamo che un filtro o la modifica del nostro corpo ci possa soddisfare, piuttosto di accettare le nostre imperfezioni e questo che dovrebbe fare Internet e i social network, perché la realtà spesso non corrisponde con quello che si vede.

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