Pillola gratis per tutte: messaggio sbagliato alle più giovani

 



Viene salutata con una svolta a livello di uguaglianza, in particolare per le donne che sarebbero messe nella condizione di tutelare appieno la propria salute, tanto che la pillola anticoncezionale, che il Comitato Prezzi e Rimborsi dell' Agenzia Italiana del Farmaco ha deciso di renderla gratuita in tutte le regioni italiane, come una spesa per lo Stato, di circa 140 milioni di euro all' anno, eppure questa scelta che settimana prossima dovrà essere rettificata, dall' Aifa, solleva già molti dubbi e polemiche.

Bisogna sottolineare come, la pillola contracettiva libera e gratuita può causare, gravi effetti collaterali fisici e psicologici, possono portare fino a depressione e istinti suicidari, aggiungendo inoltre, che diamo la possibilità alle giovani donne di bombardarsi già di ormoni, perché vale la decisione. che va nella direzione opposta rispetto al problema della natalità, invece si potrebbero alleviare le gravi condizioni, che le famiglie con figli disabili sono costrette a sobbarcarsi, una quantità di soldi per comprare farmaci costosissimi, non forniti gratuitamente dal servizio sanitario.

E' un tema molto discusso, perché per alcuni potrebbe risultare un modo per ridurre le ineguaglianze, che esistono tra uomini e donne nel sistema sanitario, rendendo così le donne uguali davanti alla salute. Si chiede, inoltre però di potenziare i consultori su tutto il territorio nazionale, per poter assistere alle adolescenti, che vogliono esporsi alla contraccezione orale, anche perché spesso, quando si parla di sessualità e ragazzi sono perplessi e molto spesso disorientati sul tema e questa decisione, serve solo ad appiattire il tempo del loro pensiero, che tanto basta solo una pillola, eppure bloccare la ciclicità ormonale di un adolescente, non affatto un regalo per la sua salute e nemmeno una passeggiata.

Il punto allora, è l' educazione alla sessualità che manca drammaticamente nel nostro paese, invece quei 140 milioni di euro all' anno servirebbero per percorsi di dialogo con i ragazzi e le ragazze, perché oltre la pillola c'è di più.

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