Rendere il mondo, maggiormente inclusivo, è questo ciò che mi prefiggo, ogni giorno, dove a ogni persona venga riconosciuto il suo valore, in un pianeta, dove l' esistenza è tracciata dall' egoismo e dal giudizio continuo che ferisce le persone più fragili. Dobbiamo combattere queste ingiustizie, così come, è accaduto a Tayla Clement, una ragazza neozelandese, di 26 anni ex para-atleta e modella , che non riesce a sorridere, come fanno gli altri. La Sindrome di Moebius All' età di soli otto anni le è stata diagnosticata una rara malattia la Sindrome di Moebius, la quale è una malattia congenita, che consiste nella disinnevarzione del cranio , ossia sussiste una paralisi facciale completa o parziale, associata a paralisi bilaterale del nervo abducente, che esita nella compromissione dell' abduzione della palpebra. A causa di questa patologia, T ayla non riesce a muovere gli occhi da entrambi i lati, alzare le sopracciglia o sorridere e per questo motivo online vien...
Nel giorno della festività delle Donne, l' 8 marzo, "L' Espresso" ha scelto di presentare una copertina che ha fatto molto discutere, ovvero quella di rappresentare l' immagine di Chiara Ferragni, in versione Joker. Da questa immagine, si avverte sempre di più, il fatto che si sta incominciando a lanciare una comunicazione mediatica, sempre più vicino alla gogna, è questo potremmo secondo voi, rappresentarlo, come forma di violenza o solo mera informazione? Comunicare ha un significato , più vicino a quello di informare, dare notizia, mettere insieme, scambiare comunicazioni, conoscenze, bisogni ed emozioni tra soggetti all' interno di un contesto spazio- temporale, su tematiche comuni. La strada che sta prendendo oggi, il trend del giornalismo moderno, sembra quello di dar vita a una "gogna mediatica", un processo di esposizione del proprio pensiero con toni decisamente aggressivi e violenti, molto spesso colpevolizzanti, verso quella d...
Ancora oggi, il tema della mastectomia al seno, è ancora un' argomento tabù e spesso osteggiato dalla società e viene visto come, uno stigma sociale che faticosamente spesso, si riesce a togliere, perché per molte persone la mancanza di seno viene vista ancora, in modo negativo, nonostante sappiamo bene, quali siano le reali motivazioni che portano alla sua esportazione. Una runner inglese, invece ha deciso di voler eliminare questo "marchio" sociale, si chiama Louise Butcher, 55 anni, lo scorso 21 aprile ha deciso di sfidare questo discredito sociale legato alla mastectomia e alla mancanza di seno, gareggiando a petto nudo, durante la maratona di Londra . Nel 2022 la donna si è ammalata di tumore, in seguito ha subito l' asportazione di entrambi i seni e ora per scelta, ha deciso di non sottoporsi alla chirurgia ricostruttiva. Come farlo? La donna si è chiesta: " Come posso fare per ridurre lo stigma che circonda la mastectomia e come posso normalizzarlo?...
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