Che cos'è il Domicilio Digitale?
Che cos'è il domicilio digitale? Di fatto, affianca il domicilio fisico, quello rappresentato da Via, numero civico, Cap e città di residenza. E' rappresentato da un semplice indirizzo di posta elettronica certificata, al quale ricevere tutte le comunicazioni degli enti istituzionali.
Si potrà andare dagli avvisi relativi a rimborsi fiscali, agli accertamenti verbali per sanzioni amministrative, le multe che non arriveranno più, per mezzo di raccomandate con date cartacee nella cassetta della posta.
Che cos'è l' Inad, l' indice Nazionale dei Domicili Digitali?
La diffusione della PEC, prima obbligatoria solo per i professionisti, ha reso possibile la diffusione delle comunicazioni ufficiali, proprio tramite email, ma anche la creazione dell' Indice Nazionale dei Domicili Digitali, che rappresenta una sorta di modello, elenco telefonico che al posto dei numeri telefonici, ha gli indirizzi di posta elettronica certificata.
Sarà operativo, dal prossimo 6 luglio ed è di fatto la prosecuzione di un percorso di trasformazione digitale, in ambito di notifiche, dialoghi con la Pubblica Amministrazione, iniziando già il primo ottobre del 2021, quando diventò obbligatoria la PEC, per tutte le persone fisiche con ditta individuale, cioè coloro che svolgono un' attività commerciale.
Dovevano avere l' iscrizione alla PEC, per un motivo molto semplice, era di fatto un domicilio elettronico per la consegna di comunicazioni.
L' Inad, invece, si rivolge a persone fisiche che non abbiano partita iva, come un lavoratore dipendente o anche, un disoccupato, oppure chi, avendo la partita iva non è artigiano o commerciante, ma magari è un libero professionista.
A cosa serve e cosa cambia con il domicilio digitale?
Grazie, all' emersione 2.0 delle vecchie pagine gialle, ora tutti i cittadini potranno registrarsi con il proprio domicilio digitale, collegato con un indirizzo PEC e quindi, potranno ricevere tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione. Il vantaggio è duplice: comuni, uffici pubblici o agenzia delle entrate dovranno inviare le proprie comunicazioni, utilizzando la PEC dei destinatari, risparmiando costi di invio cartaceo.
Solo, in caso nei siano sprovvisti si procederà in modo tradizionale, ogni cittadino potrà ricevere i documenti, in modo molto più rapido. Il tutto a patto che sia in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata.
Si tratta, di un canale semplice e immediato per ricevere le comunicazioni ufficiali, da parte della Pubblica Amministrazione, con un risparmio significativo di tempi e costi.
Il Domicilio Digitale insieme alla piattaforma Notifiche Digitali degli atti pubblici, ci consentirà di compiere un passo avanti per la digitalizzazione del Paese.
Grazie mille per i chiarimenti 🙂
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