Cosa vuol dire guardarsi dentro?

 



La vita è un viaggio, è spesso ci scordiamo del cammino che stiamo attraversando e ci concentriamo, piuttosto su ciò, che ci circonda, ignorando il potenziale di esplorare, invece ciò che abbiamo dentro di noi.

Guardate fuori è semplice: molto spesso quando, qualcosa va storto, può essere colpa di qualcuno o di qualcun' altro, un amico, del familiare, del compagno; se stiamo in una relazione intima o del capo, se siamo al lavoro, la politica, se sono questioni, che riguardano la società.

Ma può anche, essere colpa del tempo, dell' ostacolo che abbiamo trovato lungo il percorso.

Per poter imparare a vedere le cose chiaramente per come sono, dobbiamo riconoscere noi stessi, per ciò che siamo, occorre sviluppare presenza. Entrare nel flow, abbandonarci al flusso continuo della coscienza, che per sua natura finisce ininterrottamente. Quando, iniziamo a guardare noi stessi nel nostro profondo, cominciano a svilupparsi notevoli cambiamenti nella nostra vita.

Cosa vuol dire guardarsi dentro?

Intraprendere un viaggio interiore, verso parti di sé negate, represse e rifiutare, comporta confrontarsi con i conflitti e con le forze contrapposte che lottano dentro di noi.
Scoprire, che per ogni aspetto della vita, che ci fa soffrire, siamo dietro noi stessi, che tratteniamo, che non vogliamo lasciare andare o che non vogliamo affrontare, fa molta paura. 
Si tratta, in primis di un viaggio di responsabilità e consapevolezza verso noi stessi, dobbiamo partire prima con la conoscenza profonda di noi stessi, non facile, ma è una consapevolezza che si sviluppa su tre livelli: cognitivo,  emotivo, corporeo. La seconda è la risposta ai nostri bisogni, alle nostre esigenze negate, centrale per poter raggiungere il processo del cambiamento. 

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