La vera storia di Griselda Blanco




 Chi la chiamava Griselda Blanco o semplicemente la Madrina, appellativo al femminile di uno dei suoi miti cinematografici e non solo Micheal Corleone che fu il nome scelto per uno dei suoi figli.

Griselda era una criminale colombiana molto spietata e senza scrupoli che ha dedicato tutta la sua vita al narcotraffico avendo la capacità di piegare alla propria testa decine di uomini, in realtà si tratta di una storia vera che ha ispirato la serie Netflix Griselda interpretata dall' attrice Sofia Vergara, di lei Pablo Escobar disse " L'unico uomo di cui ho avuto paura è stata una donna di nome Griselda Blanco". Con la ferocia pari alla sua ambizione senza scrupoli che la portò a macchiarsi di centinaia di omicidi per i quali scontò solo pochi anni di carcere dopo una vita trascorsa nel lusso e nella latitanza, fu capace di dominare in un mondo maschile e maschilista, imponendo le sue regole ai baroni della cocaina di cui si sottomisero per decine di anni.

Nata il 15 febbraio 1943 in un quartiere più poveri di Cartagena a tre anni si trasferisce con la madre in una baraccopoli di Medellin e cresce in un contesto di violenza che ne condizionerà le scelte della sua vita. Il padre l' aveva abbandonata quando era ancora molto piccola, mentre la madre ha seri problemi di alcolismo. All' età di 14 anni scappa di casa e decide di prostituirsi per potersi mantenere. All' età di 20 anni conosce Carlos Trujillo, un falsario esperto nella contraffazione di documenti per immigrare negli Stati Uniti, affascinata dalla sua spregiudicatezza decide di sposarlo e da lui ebbe tre figli maschi Dixon, Osvaldo e Uber, salvo poi decidere di ucciderlo per un regolamento di conti che si era appropriato indebitamente di fondi della moglie.

Griselda brevetta un modo tutto suo per esportare la droga, assume alcune sue ex amiche colombiane, che nascondendo la cocaina nell' imbottitura dei loro reggiseni, realizzati appositamente dalla Madrina. In poco tempo accumula una fortuna immensa, il suo potere comincia a crescere, da sola mette in piedi una rete di traffico e spaccio di cocaina negli Stati Uniti. Inizia a farsi notare, poco dopo si risposa con Alberto Bravo, un trafficante che all' inizio degli anni settanta aveva guadagnato una fortuna con la cocaina. I due si trasferiscono a New York, dove lei entra nel traffico degli stupefacenti, da lì si trasferisce a Miami, dove il business cresce esponenzialmente e grazie al suo amico d' infanzia Pablo Escobar entra a far parte del cartello di Medellin.

Poco dopo Dario Sepulveda, che sposerà e dal quale avrà un quarto figlio Micheal Corleone. Arrivata la vertice e trasformata dalla tossicodipendenza che le gonfia il collo e le deturpa il corpo, alimentata da continue paranoie arriva a vendere 1500 chili di droga grazie a una rete di 1500 spacciatori. Spende il suo patrimonio stimato in ville in 1.4 milioni di euro, in gioielli, feste enormi per i baroni della malavita. Il suo amore per il lusso non riesce e placare la sua sete vi vendetta verso qualsiasi oppositore vero o presunto, compreso il terzo marito che uccide nel 1983. A capo del suo operato c'è Jorge Rivi Alaya che compie per lei centinaia di omicidi, tra le sue vittime ci sono teppisti, concorrenti, civili, ragazze uccisi a sangue freddo dai suoi scagnozzi.

Dopo una serie di arresti effettuati nella sua città Miami, causati dalla collaborazione con le forze dell' ordine di un ex-narcotrafficante che decide di trasferire le sue attività criminale  in un altra città in California dove vive insieme al figlio Micheal. Alla fine la Dea riesce ad arrestarla, ma per un vizzo di forma trascorre vent' anni in carcere, Il 6 giugno del 2004 viene liberata dall' autorità giudiziaria e rispedita in Colombia dove morirà il 3 settembre del 2012, raggiunta da due proiettili alla testa in mezzo alla strada esplosi da degli uomini in motocicletta. 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

L' intelligenza artificiale ci aiuta a interpretare i versi degli animali

La perfezione sui social non esiste

Character.AI: sono apparsi software di Giulia Cecchettin che simulano la sua identità e permettono di interagire con lei