Malata di tumore deve aspettare fino alla fine del 2025 per degli esami. << Se pago 422 euro nel privato me li fanno fare domani >>

 

In Italia ormai, conosciamo tutti i tempi di attesa per poter fare un esame nel pubblico, spesso di parla di anni, intanto pazienti oncologici che devono eseguire dei test che sono stati prescritti dal medico, rimangono in attesa o addirittura sono costretti a doversi rivolgere al privato, sostenendo costi esorbitanti. Questo è ciò che è accaduto a una donna malata di tumore, dove il medico che l' ha in cura le aveva prescritto degli esami da effettuare entro il prossimo consulto medico, ma rivolgendosi alla sanità pubblica, si è vista dare il primo appunto disponibile per il 2025. 

La donna si è trovata costretta a rivolgersi al privato, pagando 422 euro, però, avrebbe potuto accedere a quegli stessi controlli l' indomani seguente, nonostante sia una persona esente da ticket.

La storia

La donna si è recata mercoledì 5 marzo presso la Cisl di Bergamo per raccontare l' esperienza accaduta presso l' ospedale pubblico per avere un appuntamento per poter sottoporsi a degli esami prescritti dal suo medico. L' oncologo che aveva in cura la donna aveva scritto sulle ricette la classe P: programmabile, si tratta di una mammografia mammaria, ovvero un' ecografia mammaria, un Rx torace e un' ecografia dell' addome, che la donna avrebbe dovuto fare entro il prossimo consulto medico. 

Lei ha raccontato, che per fare questo tipo di esami, occorre aspettare 6 mesi, così ha deciso di attivarsi, chiamando al telefono per prenotare la visita. 

La disponibilità che le è stata data al telefono per effettuare tutti e quattro gli esami era entro la fine del 2025. La paziente, in questo modo si è trovata costretta ad attivarsi presso una clinica privata, gli ha dato subito disponibilità, ma è costretta a sborsare 422 euro per gli esami, che per lei potrebbero essere vitali.