Aumentano i tumori, diminuisce lo screening, ecco come può aiutare l' intelligenza artificiale

 


I tumori sono in crescita ma gli screening sono in calo. I dati emersi dal report annuale redatto da Aiom, Airturm e raccolti in collaborazione con L' Osservatorio nazionale di screening e con i sistemi di sorveglianza coordinati dall' ISS parlano chiaro. Complessivamente in Italia ogni giorno circa mille persone ricevono diagnosi di tumore maligno. E se anche gli uomini, come nelle donne italiani, il numero osservato per morti causate da tutti i tumori è stato ogni anno, dal 2007 al 2019, inferiore al numero atteso rispetto ai tassi medi del 2003-2006, diminuisce gli esami di persone allo screening. 

Nei prossimi decenni si legge il report, il numero assoluto annuo di nuove diagnosi oncologiche in Italia aumenterà in media dell' 1,3 percento per anno negli uomini e dello 0,6 percento nelle donne. Una crescita che riguarderà anche i tumori più frequenti, quale quella alla mammella, quello del polmone in entrambi i sessi. I controlli mammografici si attestavano però nel 2022 al 43 percento, quelli al colon retto viaggiavano intorno al trenta percento, quelli cervicale al 41 percento, mentre per il polmone nonostante recenti studi ne abbiamo valutato la fattibilità e il rapporto beneficio-screening, nel nostro paese non è ancora entrato nella pratica clinica e non rientra tra quelli offerti dal Servizio nazionale. L' adesione agli esami di screening si è ridotta nel complesso del tre percento su base nazionale. 

Implementare l' uso dell' intelligenza artificiale, come abbiamo visto in altre occasioni anche per bocca di alcuni esperti del settore, può aiutare la rapidità e l' efficacia dei processi di diagnosi a cura delle patologie, combinando dati e previsioni in tempo reale. Il 36 percento delle attività di assistenza sanitaria potrebbe essere automatizzato utilizzando l' intelligenza artificiale riducendo il deficit previsto di 3,5 milioni di professionisti della salute necessaria entro il 2030 in tutta l' area l' Ocse. 

Per rispondere a queste complesse sfide nel 2021 è arrivata Senseldge, startup innovativa guidata da Daniel Davoli e composta da professionisti nel settore sanitario ed esperti di intelligenza artificiale, animati dal proposito di mettere in atto la decennale esperienza nel campo della sanità con le competenze dell' innovazione tecnologica per migliorare la vita e la salute delle persone. L' intelligenza artificiale può avere un impatto enorme per quanto riguarda la diagnosi precoce e il supporto agli esami di screening attraverso la tecnologia di Senseldge possiamo abbattere il carico di lavoro dei senologi aumentando la rapidità e l' efficienza dei processi decisionali e al contempo migliorare diagnosi e cura delle patologie, combinando dati e previsioni in tempo reale. In questo modo si abbattono i costi per il Servizio sanitario nazionale e si estende la fascia d' età ingaggiata per lo screening, un approccio incentrato sul paziente e sulla prevenzione grazie all' intelligenza artificiale. 

Come funziona l' AI di Senseldge

Il meccanismo combina dati in tempo reale grazie alla possibilità di effettuare analisi predittive per individuare la fascia della popolazione a rischio sulla base della storia clinica dei pazienti di caratteristiche epidemiologiche, effettuando attività di prevenzione e screening della popolazione. Le diagnosi in questo sono più rapide e precise, supportando l' operatore sanitario durante esami radiografici e di laboratorio, in questo modo la cura sanitaria è mirata nell' individuare trattamenti personalizzati che combinano i dati raccolti dall' analisi della patologie, stili di vita, caratteristiche personali ed esiti di cure. Sul lungo periodo questi modelli predittivi individuano soggetti a rischio di rii-ospedalizzazione permettendo attraverso la continuità assistenziale, di evitare nuovi accessi in strutture sanitarie.



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