Nuovi scenari economici tra sfide e opportunità
Il recente esito delle elezioni canadesi ha acceso i riflettori su un cambiamento profondo nel tessuto economico e imprenditoriale del Paese.
Secondo la Canadian Federation of Independent Business ( CFIB ), oltre il 47% delle PMI canadesi non considera più gli Stati Uniti un partner commerciale affidabile. Un dato clamoroso che segna una frattura storica nei rapporti economici tra Ottawa e Washington.
Il presidente della CFIB, Dan Kelly, sottolinea come le imprese canadesi stiano cercando nuove rotte commerciali, puntando sulla diversificazione e sulla cooperazione rafforzata con l’Unione Europea, anche grazie ai vantaggi garantiti dal CETA, l'accordo di libero scambio tra UE e Canada.
Sul fronte energetico, il Canada mostra resilienza e stabilità, nonostante le pressioni tariffarie statunitensi. 𝐈𝐥 𝐖𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧 𝐂𝐚𝐧𝐚𝐝𝐢𝐚𝐧 𝐒𝐞𝐥𝐞𝐜𝐭 (𝐖𝐂𝐒) – 𝐠𝐫𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐬𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 – 𝐡𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐳𝐳𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐢𝐭𝐢𝐯𝐢, 𝐫𝐚𝐟𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐧𝐚𝐝𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐧𝐢𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐠𝐥𝐨𝐛𝐚𝐥𝐞.
Ne parlo nel mio nuovo contributo per il mensile Porto&interporto con due approfondimenti:
“Petrolio canadese: resilienza dei prezzi nonostante le tensioni con gli Stati Uniti”;
“Le Pmi canadesi stanno perdendo la fiducia negli Stati Uniti”.
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