Il primo database sulla cultura degli animali
Sapete che gli elefanti non solo comunicano tra loro, ma hanno anche i loro dialetti. Ecco immaginate quando un esemplare viene spostato da casa sua per ragioni di protezione, e viene magari catapultato in gruppo diverso sconosciuto: è possibile che faccia fatica a farsi capire, visto che ha per così dire un altro accento. E' una delle tante domande che stanno dietro alla nascita del progetto The Animal Culture Database, presentato in studio pubblicato su Scientific Data da un team dell' University of Arizona.
Cos'è e come funziona l' ACD
L' idea dell' Animal Culture Database nasce dalla considerazione che si tende a ignorare degli aspetti sociali e culturali delle specie protette, concentrandosi solo sulla conservazione pura. In realtà moltissime specie non solo gli elefanti, hanno sistemi sociali complessi e comunicano in modi altrettanto intricati, e bisogna tenerne conto quando si decide come agire su una specie. Gli studi su cultura e comunicazione nel mondo animale procedono da decenni, ma gli autori del database fanno notare che finora nessuno aveva provato a sintetizzarli in una risorsa unica.
Per creare il database, quindi, il team ha revisionato migliaia di studi sul comportamento animale, e ne ha selezionati più di mille da dare in pasto al database stesso. Al momento, l' ACD contiene informazioni tratte da 121 di questi studi, relativi a una sessantina di specie in totale. L' idea ovviamente è quella di espanderlo nei prossimi anni, e anche di dare la possibilità ad altri scienziati di arricchirlo.
Le culture del mondo
L' obbiettivo a breve termine è di elaborare altri seicento studi tra i mille che sono stati selezionati. Già ora il database è ricco di informazioni, ed è relativamente semplice da usare e esplorare. Oltre agli studi delle singole specie, il database comprende materiale audio e video che permette di vedere certi comportamenti in azione.
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