Svapo tra adolescenti: allarme per THC e cannabinoidi sintetici, più 1,8 milioni di giovani a rischio.
Una ricerca pubblicata sull' American Journal of Preventive Medicine ha rilevato una preoccupante aumento dello svapo adolescenziale THC, CBD e cannabinoidi sintetici negli Stati Uniti.
Analizzando i dati del National Youth Tabacco Survey (2021-2023), che ha coinvolto 69.899 tra gli undici e diciotto anni, è emerso che l' uso di queste sostanze è cresciuto significativamente.
In particolare il THC ha raggiunto il picco nel 2022, mentre i cannabinoidi sintetici continuano a salire. Un dato preoccupante riguarda anche l' incertezza degli adolescenti: molti non sanno cosa stanno svapando, con un "triplicarsi delle risposte non so" riguardo agli SC.
Differenze di genere e rischi per la salute
Nel 2023 si stima che 2,55 milioni di adolescenti abbiano svapato THC, mentre 999.000 hanno utilizzato CBD e 620.000 mila cannabinoidi sintetici. Le ragazze mostrano una prevalenza maggiore rispetto ai coetanei maschi. I rischi per la salute sono elevati per chi svapa cannabis: riporta più sintomi di salute mentale rispetto a chi ne assume in forma tradizionale. Gli SC prodotti in laboratorio e spesso venduti su mercati illegali, sono particolarmente pericolosi: si legano con maggiore intensità ai recettori celebrali, causando effetti imprevedibili e potenzialmente letali.
La necessità di interventi urgenti
Gli autori dello studio sottolineano che l' aumento degli SC tra i giovani è una tendenza allarmante, data la mancanza di controlli di qualità. Poi aggiungendo gli effetti a lungo termine dello svapo di cannabis sono ancora più conosciuti rendendo cruciale una maggiore consapevolezza.
L' influenza dei social media, con marketing e influencer che promuovono questi prodotti aggrava il problema. La ricerca richiede politiche pubbliche mirate, educazione sui rischi e strategie di riduzione del danno per proteggere le nuove generazioni.
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