Costco in tribunale contro l’amministrazione Trump

 



Donald Trump e la sua amministrazione si trovano ora di fronte a una dura sfida legale: un colosso della grande distribuzione ha deciso di metterli sul banco degli imputati chiedendo un pieno rimborso dei dazi doganali imposti nel corso del 2025, sostenendo che la misura sia illegittima.

La protagonista è Costco, che ha depositato una causa presso la U.S. Court of International Trade di Manhattan, sostenendo che i dazi imposti su vasta scala sotto l’egida dell’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) (la legge sull’emergenza economica utilizzata da Trump) rappresentino un abuso di potere della Casa Bianca. 

Un precedente che potrebbe costare miliardi

Costco sostiene che i dazi imposti siano illegittimi, poiché l’IEEPA (pensata per gestire emergenze economiche) non conferirebbe al Presidente il potere esplicito di imporre tariffe doganali.

L’azienda ha dunque chiesto la sospensione immediata della liquidazione delle bollette doganali da parte della US Customs and Border Protection (CBP), processo che, secondo la denuncia, dovrebbe iniziare il 15 dicembre. Una volta che le bollette saranno liquidate, ottenere un rimborso potrebbe diventare impossibile. “Non è certo se i rimborsi saranno concessi e, in caso affermativo, di che entità”, ha dichiarato Brent Skorup del Cato Institute

L’azione legale rappresenta quindi anche un modo per “mettersi in fila”, ha aggiunto. Nella sua denuncia, Costco sottolinea che intende tutelare il proprio diritto a un rimborso completo, temendo che ritardi o omissioni procedurali possano compromettere il recupero delle somme. E proprio questo aspetto procedurale è stato sottolineato anche da Tim Meyer, avvocato esperto in diritto commerciale, in un’intervista alla emittente pubblica canadese CBC.

Crescono le cause a causa dei dazi

Costco non è sola. Molte altre aziende, da piccoli importatori a giganti del retail, hanno avviato cause simili. La questione ruota attorno al bilanciamento tra autorità esecutiva e limiti imposti dal Congresso: se la Corte Suprema dovesse pronunciarsi contro Trump, si creerebbe un precedente che ridimensionerebbe drasticamente il potere del Presidente in materia commerciale.

Con un’udienza cruciale prevista nei primi mesi del 2026, il caso Costco rappresenta un test politico, giuridico ed economico di grande portata. E potrebbe ridefinire i confini tra emergenza e arbitrio.

“Se Trump dovesse perdere alla Corte Suprema e i dazi venissero dichiarati illegali, Costco avrebbe una causa molto solida”, hanno affermato gli esperti giuridici. Ma la domanda diventa: “hanno la documentazione appropriata e hanno seguito le opportune procedure amministrative necessarie per richiedere un rimborso?”.

Il punto critico, quindi, non è solo la legittimità dei dazi ma anche la correttezza dei passi legali seguiti da Costco per preservare il proprio diritto al rimborso. 

A cura di Domenico Letizia  
Fonte: ItaliaReportUsa.it

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