Esiste un modo per capire quando fidarsi del proprio istinto e quando ignorarlo?

 



Quante di volte di fronte a una decisione ci si è chiesti di seguire il proprio istinto? E quante volte pensando di averlo fatto, di averlo fatto si ha preso la decisione sbagliata? Quando si parla di fidarsi e seguire il proprio istinto, infatti, si può, si può ben dire che ognuno di noi ha un' esperienza del tutto personale e che nonostante sarebbe bene farlo, non sempre questo modus operandi di prendere la decisioni o simili, ci porta nelle direzione giusta.

Soprattutto quando l'istinto è sopraffatto da altro, per esempio la paura. Ma cosa si intende davvero per istinto e quando è giusto seguirlo? 

Cos' è l' Istinto?

L'istinto è quella voce che è dentro di noi e che ci spinge o ci allontana da determinate situazioni, come una sorta di bussola interiore che ci indirizza verso la direzione giusta che che ci forma prima ancora che in noi nasca la concezione di ciò che è bene e cdi ciò che non lo è.
Un elemento di fondamentale importanza per il nostro essere ma che nonostante sia innato dentro di noi e positivo per la nostra vita, può subire dei rallentamenti e trovarsi di fronte a degli ostacoli che ne compromettono il lavoro.
Spesso infatti accade che fidarsi del proprio istinto non porti all' epilogo desiderato, indirizzandoci verso decisioni che avremmo fatto meglio a non prendere o frenandoci nel percorrerle.


Cosa frena l' Istinto?

In linea generale se lasciato libero di fluire e di esprimersi, l'istinto è in grado di agire per il nostro bene, armonizzando mente e corpo e permettendoci di vivere in equilibrio con la nostra parte interiore e in reazione a ciò che avviene di fuori.
Ma attenzione perché non è sempre così, ci sono cose infatti che vanno ad ostacolare, modificare e frenare il nostro istinto e che se, non comprese se non ci rende conto di subirle, ci portano a credere alle sensazioni errate che si provano o a indirizzarci su strade sbagliate o sbarrarci per sempre quelle giuste.
Per esempio tra i peggiori nemici dell' istinto c'è la paura, il timore di sbagliare di deludere di non aver capito. Ma anche l' educazione il modo in cui ci rapportiamo con gli altri a a noi stessi, le nostre credenze religiose, la morale, i ruoli che interpretiamo nel corso della nostra vita.

Quando è meglio non seguirlo?

Cosa diversa invece quando accade se uno o più di questi aspetti interferiscono con la nostra parte istintuale, innescando una sorta di conflitto interiore a cui l'istinto si scontra con la ragione, con la testa, con i nostri pensieri, portandoci a subire un vero e proprio blocco. O peggio portandoci a seguire ciò che la testa spaccia per istinto ma che in effetti non è.
Spesso infatti potremmo dire nella maggior parte dei casi, quando nella vita si sbaglia è proprio che l'istinto viene coperto da tutte le convinzioni, paure e condizionamenti detti precedentemente, imponendo al nostro sentire interiore di esprimersi e indicizzarci e lasciando che a farlo siano altri fattori che non sono innati e in armonia con ciò che siamo davvero.
Per questo se non è certi di ascoltare o meno l'istinto senza lasciarsi condizionare da tutto ciò che riguarda la testa e la sfera della razionalità, è bene fermarsi a riflettere.


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