I giovani sono meno felici delle generazioni più anziane

 



Oggi, 20 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Felicità, coordinato dal Welbeing Research Centre dell' Università di Oxford. Questa giornata è stata istituita dall' Onu dal 2012. Ancora una volta, il World Happiness Day vede ancora in testa la Finlandia, come Paese più felice al mondo. L' Italia resta fuori dalla top 30, ma il dato più allarmante rappresenta, quello dei giovani. 

Paesi scandivi tra i primi 10 ma l' Italia fuori dalla top 30

La Finlandia si riconferma ancora, una volta come, il Paese più felice al mondo, insieme ai vicini scandinavi come: Danimarca, Islanda e Svezia che hanno ottenuto eccellenti risultati e sono tra i primi 10. L' Olanda invece, seconde in classifica di una posizione rispetto al 2013, attestandosi al sesto posto. Mentre, Germania e Stati Uniti per la prima volta in dieci anni, non rientrano nella classifica dei top 20 dei Paesi più felici al mondo. L' Italia esce fuori dalle prime 30 posizioni. Restano Giordania, Libano e Afghanistan in coda alla classifica, come gli anni precedenti.

Gli indicatori della felicità

Se cerchiamo sul dizionario Treccani il significato della parola felicità, troveremo scritto: "è lo stato d' animo di chi è sereno, non turbato, senza dolori o preoccupazioni o gode di questo suo stato." Si tratta, ovviamente di una condizione generica che non mostra cosa c'è alla base di tutto ciò. A redigere il documento sono stati come ogni anno, quelli che si occupano di stilare questa classifica del World Happiness Report e che analizzano gli indicatori di benessere di circa, 140 Paesi. La classifica mette appunto in evidenza il livello di soddisfazione di vita che i residenti indicano, del Pil pro capite, del livello generale di welfare e di assistenza, dell' aspettativa di vita, e delle prestazioni che offre la sanità gratuitamente e l' istruzione. Tutti questi indicatori sono alti in Finlandia, ma questo non basta, perché secondo i ricercatori finlandesi devono la loro con lo stretto legame che hanno con la natura e il rispetto dell' equilibro tra la lavoro e vita privata.

Giovani sempre meno felici delle vecchie generazioni

Dall' analisi condotta nei diversi Paesi emerge una profonda disparità tra i giovani e si evidenzia, sempre più una maggiore sofferenza, soprattutto negli Stati Uniti, che per la prima volta in 10 anni non rientra tra le prime 20. Cosa sta succedendo? Ha provato a rispondere a questa domanda Vivek Murthy, chirurgico generale degli Stati Uniti al Guardian, secondo lui i giovani sono meno felici rispetto alle generazioni più anziane e soffrono di una crisi di mezza età. I giovani sono davvero in difficoltà e a certificare questo dato arrivano studi dal Nord America. Il chirurgo Vivek Murthy ha spiegato come, dare i social ai bambini, è come dare loro un medicinale, di cui non è stata dimostrata la sicurezza. I giovani adolescenti americani passano in media davanti ai social media circa cinque ore della loro giornata, a volte anche la notte, infatti circa un terzo di loro rimane alzato fino alla mezzanotte nelle notti della settimana con i propri dispositivi. 

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