Torna la paura terrorismo dopo l' attentato a Mosca




Tutto il mondo sta condannando l' attentato avvenuto venerdì scorso sera a Mosca presso il Crucus City Hall, dove hanno perso la vita 137 vittime e 180 il numero dei feriti. La Russia continua a commemorare le vittime della strage, infatti si tratta del peggior attentato terroristico avvenuto a Mosca nell' ultimo decennio. Dopo l' episodio avvenuto in Russia torna la paura anche, nelle città europee, dopo la rivendicazione dell' attentato da parte, dell' ISIS, attraverso un video fatto circolare dagli stessi, girato con le microcamere indossate dagli attentatori.



Il tribunale russo finora ha condannato quattro degli attentatori e ha ordinato la loro detenzione. Ormai, con il passare delle ore, sembra essere sempre più chiara la responsabilità del massacro, sembra provenire da una branca afghana dello Stato Islamico, nota come, Isis- k, ovvero ("Provincia del Khorasan"), che tramite il canale Amaq, ha diffuso immagini e video, rivendicando la paternità dell' assalto. 

Anche se, il Cremlino sembra puntare il dito contro Kiev, mettendo in atto un ulteriore escalation del conflitto da parte di Mosca. 

Il Cremlino colpevolizza Kiev per la collaborazione nell' attentato

Ad avvallare questa ipotesi, rientra il fatto che nel discorso pronunciato da Putin alla nazione, poche ore dopo l' attentato non vi era alcun riferimento all' Isis, ma piuttosto veniva avanzata l' ipotesi di una complicità dell' Ucraina nel piano di fuga, menzionato dai terroristi, sventato dall' autorità russe. Le origini degli attentatori sembrano, provenire dal Tagikistan ( ex repubblica sovietica dell' Asia Centrale). Sono stati arrestati nella regione di Bryansk, al confine con l' Ucraina e dopo, essere stati presi hanno richiesto un traduttore, perché non parlavano alcuna parola in lingua russa. In tribunale si sono dichiarati colpevoli e mostravano tutti, evidenti segni di violenza.

Torna la paura attentati



Dopo l' attentato avvenuto a Mosca, ritorna la paura anche, per l' Europa e l' Italia, visto  l' avvicinarsi del periodo di Pasqua e delle inevitabili vacanze. Per questa ragione si ricorre ai ripari, aumentando la sicurezza nelle zone ritenute a rischio, come chiese, snodi nevralgici, come le infrastrutture di trasporto, luoghi di culto, i monumenti più visitati e le strutture ricettive. 

Ciò che è successo ha fatto suonare le campane d' allarme anche, in Italia a Milano, anche se, nonostante tutto le misure anti-terrorismo non si sono mai abbassate. 

Ieri, si è riunito a Roma il Comitato per l'ordine e la sicurezza per mettere a punto misure per la sicurezza e per fare il punto della situazione con il ministro Matteo Piantedosi. Premesso, che dopo ciò che è accaduto il 7 ottobre, giorno dell' attacco di Hamas a Israele, ha spiegato il Viminale: << Tutto il sistema di sicurezza è al massimo livello di mobilitazione, sia sul piano della prevenzione, che su quello della vigilanza agli obiettivi, ritenuti sensibili >>. Il vertice è stato utile per proseguire a un' attenta azione di monitoraggio, anche sul web, da parte della polizia e dell' intelligence per  prestare attenzione ad eventuali situazioni di rischio in tutto il territorio nazionale. 

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