L' uso dei campi magnetici per curare le dipendenze
Anche, la tecnologia si mette in campo per cercare di curare uno dei tanti problemi che affliggono la nostra società, come il problema delle dipendenze, infatti incomincia il Progetto "Future waves against addiction" ideato e gestito dal Ser, servizio per le dipendenze dell' azienda Usl. Questo progetto, è stato messo in atto nella sua prima applicazione clinica in Valle d' Aosta, si tratta di una tecnologia inedita che si basa, sulla stimolazione magnetica transcranica ripetitiva, che dura all' incirca 15 minuti ( Rtms- Repetitive transcranial magnetic stimulation) trattamento innovativo sia, per la cura da dipendenze da sostanza che comportamentali.
Pochi ospedali pubblici in Italia, dispongono di questa innovativa tecnologia per la cura delle dipendenza, per la maggior parte si trovano nel privato e occorre pagare molti soldi e offre un importante approccio complementare con le terapie farmacologiche. La Rtms permette di inserirsi in un terreno fertile e promettente, aumentando il know-how, contribuendo al progresso scientifico dell' Azienda nel campo del trattamento delle dipendenze, sottolinea il dottor Gerardo di Carlo, psichiatra responsabile del Serd.
Come funziona?
La Rtms è una tecnica medica di neuromodulazione non invasiva, che utilizza i campi magnetici per modificare l' attività cerebrale, intervenendo in precise aree del cervello e favorendo, in questo modo, il miglioramento terapeutico.
Durante la seduta al paziente viene collocato su specifiche aree del cervello uno strumento, (coil), in grado di produrre impulsi magnetici alternati a pause. Le onde generate a seconda della frequenza, sono in grado di inibire in tutto o in parte l' attività del tessuto nervoso sottostante.
In quali patologie si può utilizzare?
Questa procedura si è dimostrata efficace nella cura di una vasta gamma di disturbi di interesse psichiatrico, inclusi i Disturbi da uso di sostanze ( cocaina, alcol, nicotina), il Disturbo da gioco d' azzardo, il Disturbo depressivo Maggiore, resistente al trattamento farmacologico, la Depressione con sintomi ansiosi, il Disturbo Ossessivo Compulsivo e molte altre patologie. Essa trova applicazione anche, in neurologia nel trattamento della malattia di Parkinson, nel Mordo Alzheimer, nella riabilitazione post- ictus, nel trattamento del dolore, nell' emicrania ed in altri disturbi.
Le valutazioni dello studio
Lo studio clinico comincerà a breve con l' arruolamento dei pazienti e si concluderà con la pubblicazione dei risultati da parte dell' Usl valutando gli effetti della riduzione del craving, (il desiderio compulsivo di una sostanza psicoattiva o di qualunque comportamento gratificante. I pazienti verranno valutati attraverso, valutazioni psichiatriche e psicologiche, approfondite prima, durante e dopo il trattamento per avere il follow-up a tre, sei mesi dalla conclusione del trattamento per esaminare la persistenza degli effetti terapeutici.
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