Ma perché il rosa è un colore da femmine?
Ma perché il rosa è da femmine non è solo colpa del mito di Barbie. Storicamente il rosa non è sempre stato un colore prettamente femminile comparve nel mondo della moda attorno al settecento fino al secolo scorso non era generalmente associato ad alcun genere.
Addirittura secondo una rivista specializzata in abiti per bambini "Earnshaw Infants Department" fino agli anni venti il rosa come colore era più adatto ai maschi poiché rappresentava qualcosa di decisivo simile al rosso, mentre l' azzurro come colore era più delicato e dunque più rappresentante per il genere femminile.
Nel secondo dopoguerra cambia tutto lo slogan "think pink" incoraggiava le donne ha inseguire e ricercare la propria femminilità. Iconica in questo senso è la scena di "Funny Face" del (1957), musical con Audrey Hepburn, dove tutte le donne cantavano indossando vestiti rosa confetto.
E poi arriva lei Barbie, nel 1959 entra in commercio la famosa bambola della storia chiamata "Barbie" si intrufola nelle camerette delle bimbe di tutto il mondo rafforzando il binomio "rossa= femminile".
Le femministe così cambiano prospettiva, i movimenti femministi degli anni settanta cercano di ribaltare i tradizionali ruoli di genere stabiliti come il rosa, considerando uno stereotipo da combattere, non viene certo risparmiato. Ma dura poco, dagli anni ottanta in poi, con la spinta verso il consumismo, il cliché torna più forte di prima e permane in modo molto resistente fino ai giorni nostri.
Al netto delle origine e del valore simbolico di questo colore, credo che al giorno d' oggi questa dicotomia possa essere decisamente superata, soprattutto quando si parla di bambini e bambine, non è ancora possibile entrare nel 2024 in un negozio per giocattoli e si faccia ancora differenza tra "giochi per bambini" e "giochi per bambine". Lo stesso vale per i vestiti da indossare, le attività sportive da svolgere e quant' altro.
Educare i bambini sin da piccoli, al fatto che non debbano sottostare agli stereotipi di genere è il primo passo verso una società più libera e cosciente.
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