Perché tendiamo sempre a commettere gli stessi errori?

 



La coazione a ripetere gli stessi schemi disfunzionali ci porta a trovare compagni che non ci fanno bene anche nella sofferenza troviamo a volte una forma rassicurante di abitudine a volte. 

Tutti tendiamo a commettere sempre gli stessi errori è la natura umana, in psicologia le parole giuste sono "coazione a ripetere", e sono gli schemi che seguiamo, nel bene e nel male nel corso della vita, anche se ci hanno già fatto male più e più volte.

Commettere gli stessi errori una storia umana al 100 percento 

Non sei sola in questa coazione a ripetere i tuoi stessi errori. Quelle che mandano su tutte le furie la tua migliore amica, che ti conosce come le sue tasche e che capirà che ti sei infilata di nuovo in una situazione per cui piangerai, soffrirai e chiederai aiuto. Eppure qualcosa dentro di noi ci porta a commettere sempre gli stessi errori. 

L' unica cosa sbagliata in te è che sei umana, se questo può essere considerato uno sbaglio. La psicologia partendo da alcuni concetti introdotti da Sigmund Freud, è arrivata alla conclusione che l' uomo ricerca il piacere. Fin qui tutto bene, penseresti che una persona che è rimasta scottata da una situazione tenderà a non ripeterla più. 

Nella teoria psicologica viene spiegato la ricerca del piacere non è lineare come un algoritmo dove un errore porta a nuova strada. Al contrario nella ricerca del piacere le persone tendono a rivivere esperienze dolorose e traumatiche, la coazione è una forza irresistibile dentro di te che ti spinge a commettere l' errore che hai già fatto in precedenza. E' una forza sostenuta da dinamiche interiori non sempre chiarissime, e di conseguenza praticamente ingovernabili. 

Perché rifacciamo gli stessi errori 

La psicologia fa riferimento al concetto di economia e omeostasi, in altre parole la nostra mente tende ad apprendere gli schemi appresi, poiché più facili e meno imprevedibili, piuttosto che tentare qualcosa di nuovo. Lo status quo, praticamente è un freno a mano che blocca la nostra propensione la cambiamento, anche quando questa è l' unica strada per trovare se stessi, e magari anche la felicità.
L' idea di base è  che preferiamo sbagliare e commettere gli stessi errori su un territorio che conosciamo e che è già famigliare, piuttosto che avere successo in campo nuovo e potenzialmente inconoscibile. 
Ancora una volta la paura dello sconosciuto, dell' imprevisto di quello che si è mai sperimentato vince sull' idea logica e in apparenza così semplice che il cambiamento non è necessario peggiorarlo. 
Sulla carta ha perfettamente senso, se il tostapane non funziona più e ripararlo cosata troppo lo sostituisci. In una storia d' amore una persona che non funziona non la puoi riparare per svariati motivi biologici ed eugenetici, per fortuna. Ma è molto probabile che nel momento in cui andrai a cercarne un nuovo, sarà molto simile caratterialmente al precedente. 
In altre parole il cervello organo abitudinario sceglie per te un territorio che già conosce anche se è consapevole di quello può portarti. 




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