VANCOUVER: LA CITTÀ DELLE IMPRESE E DELLE STARTUP CHE GUARDA ALL’ITALIA

 


Vancouver è spesso considerata la città più spettacolare del Canada, famosa per la sua posizione mozzafiato sulla costa del Pacifico e con delle bellissime catene montuose alle sue spalle. L’economia di Vancouver si è basata a lungo sulle ricchezze offerte dal generoso territorio della Columbia Britannica: foreste, risorse minerarie, pesca e agricoltura, oltre alla presenza fondamentale del suo grande porto. Con lo scorrere degli anni, l’industria è cresciuta molto, specializzandosi nel settore dei servizi e del turismo. Le crescenti opportunità commerciali, innovative e tecnologiche della città della Columbia Britannica hanno consentito a Vancouver di divenire un hub economico che genera oltre 23 miliardi di dollari canadesi all’anno di Pil e l’economia continua a crescere grazie all’innovazione tecnologica. “Mentre continuiamo ad esplorare le nuove opportunità economiche del nostro Paese, ricordiamo che il 98 per cento delle imprese di Vancouver stanno puntando al settore tecnologico e all’innovazione dei processi produttivi”, ha recentemente dichiarato il senatore canadese, di origine italiana, Tony Loffreda. A Vancouver, peraltro, la comunità italiana è molto importante. Ci sono circa 75.000 canadesi di origine italiana − circa il 3,6 per cento della popolazione − che lavorano e stanno sviluppando nuove opportunità economiche. Essere italiani a Vancouver ha assunto negli ultimi anni un significato diverso. Nel 2015 il Vancouver Sun ha riportato che la terza generazione della comunità italo-canadese di Vancouver ha mostrato un grande interesse nel preservare il proprio lascito culturale rispetto alle generazioni precedenti, generando nuove opportunità occupazionali legate al digitale e al turismo. L’88 per cento degli intervistati ha dichiarato di voler trasmettere ai figli le proprie tradizioni italiane e un numero crescente di giovani italiani, laureati, professionisti e imprenditori, immigrati nell’ultimo decennio, sono in cerca di una carriera migliore e di nuove esperienze di vita. Si tratta di una comunità molto ben inserita a cui nel 2016 il noto sindaco Gregor Robertson rese omaggio, rinominando il distretto degli italiani come “Historic Little Italy”.

Puntando sull’innovazione tecnologica la città della British Columbia si è prefissata un obiettivo molto ambizioso: diventare la città più ecosostenibile del mondo, attraverso una serie di obiettivi concreti che includono molteplici fattori della vita cittadina: dai mezzi di trasporto, all’approvvigionamento alimentare a chilometro 0, fino alla gestione dei rifiuti e i regolamenti edilizi che convergono verso la bioedilizia. In città iniziative ecologiche come le feste di pulizia del quartiere e gli orti comunitari sono la normalità e vi partecipano tutti i cittadini. C’è una precisa strategia amministrativa concreta che ha fatto di Vancouver la capitale mondiale degli orti urbani e delle fattorie in città. Si tratta di avvicinare le persone al cibo sano, preservare il verde urbano, ridurre i costi della catena alimentare e aumentare le opportunità di risparmio. A Vancouver tutti gli abitanti possono far parte di un community garden. Dedicare, cioè, del tempo per coltivare, con vicini di casa, di strada e di quartiere, ortaggi e alberi da frutta e dividerne i frutti. L’amministrazione comunale organizza persino dei corsi gratuiti per imparare a farlo. Durante i suoi dieci anni come sindaco di Vancouver più longevo, Gregor Robertson e il suo team hanno trasformato Vancouver in una delle città più verdi e vivibili del mondo, con l’impronta di carbonio pro capite più bassa del Nord America.

Fonte: L' Opinione.it
A cura di Domenico Letizia 

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