Metà dei lavoratori italiani utilizza già l’ intelligenza artificiale per scrivere email e post sui social
Circa il 49% dei lavoratori italiani utilizza l’ intelligenza artificiale per scrivere email, post sui social network, e il 53% ritiene che possa essere la più grande opportunità per il suo futuro lavorativo.
Il dato emerge, da una ricerca di ServiceNow, leader globale nei workflow digitali e pubblicata su Future of Work. Lo studio è stato svolto da Opinium, su circa 5.500 adulti che lavorano in Francia, Germania, Italia, Irlanda, Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, UAE e UK.
In che modo l’ intelligenza artificiale potrebbe essere di aiuto nel lavoro?
Secondo gli studi condotti, la creazione di file Excel sarà molto probabilmente affidata all’ intelligenza artificiale, infatti l’ 80% delle persone intervistate ha dichiarato che l’ ha fatto o che prevede di utilizzarla per questo scopo. A seguire la revisione di documenti per il 77% e la stesura di email e post sui social network ( 75%, il 48% la utilizza già).
Il 51 % dichiara che l’ intelligenza artificiale aumenterà la produttività sul lavoro, però la chiave per il successo si base su interpretazioni e informazioni chiare. Ad oggi tre persone su dieci non comprendono, come l’ intelligenza generativa potrebbe sopportarli sul lavoro (33%) e il 43% dichiara di non conoscere i sistemi per lavorare con l’ intelligenza artificiale.
Filippo Giannelli area vp e country manager di ServiceNow Italia, ha affermato come: “questa ricerca potrà aiutarci nel futuro e per capire cosa pensano i lavoratori italiani e come siano già coinvolti nel suo utilizzo.”
ServiceNow, è in prima linea nella creazione di tecnologie future basate sull’ intelligenza artificiale, con l’ obiettivo di migliorare il lavoro dei dipendenti, che in questo modo possono dedicarsi ad altre attività di maggior valore. Oltre, allo sviluppo tecnologico, viene affiancato un programma formativo per permettere ai lavoratori di imparare, attraverso corsi di formazione specifici su questo tema, rivolti a tutte le persone, non solo a quelle con formazione tecnica.
L’ importazione della formazione sull’ intelligenza artificiale
L’ AI e la programmazione dovrebbero essere materie di studio per i ragazzi al di sotto dei 18 anni, rispettivamente per il 70% e 76% del campione intervistato. Il 69% concorda sul fatto, che oggi andrebbe inserita una codifica standardizzata per quanto riguarda le competenze digitali, che i datori di lavori dovrebbero riconoscere.
Il 66% concorda sul fatto, che occorrerebbe avere una formazione aggiuntiva sul tema della tecnologia o sulle competenze digitali, questo aiuterebbe a sentirsi più sicuri delle proprie prospettive di carriera, il 65% si è già attivato in questa direzione.
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