In aumento depressione e autolesionismo tra i giovani, le droghe sono quasi la norma
Aumentano i problemi di salute mentale tra i giovanissimi a Trieste un fenomeno che si accompagna in un sempre più frequente uso di sostanze stupefacenti. Il dato è emerso in un' intervista con la dottoressa Alessandra Oretti, direttrice facente parte delle funzioni del Dipartimento attività integrata dipendenze e salute mentale a Asugi, e direttrice del servizio psichiatrico di analisi e cura. Un aumento che numericamente si concentra in più sette percento delle persone che tra i18 e i 25 anni che accedono ai servizi di salute mentale, aumento calcolato sul 2024 rispetto al 2022.
Non solo i numeri
I numeri spiega la dottoressa non esauriscono in sé l' aggravarsi del fenomeno perché oltre alla quantità dei giovani pazienti cresce anche la gravità dei disturbi manifestati. Secondo Oretti, infatti non è buon momento per i giovanissimi, che manifestano situazioni depressive, di autolesionismo e una crescita dei disturbi alimentari. E' difficile dare risposte sulle motivazioni, sicuramente si innesca la delicatezza della transizione tra l'età evolutiva ed età adulta.
Il ruolo delle droghe
Disagi attribuiti alla cosiddetta crisi della genitorialità ora alle criticità socio-economiche, a seconda delle differenti analisi tuttavia esiste un dato oggettivo che viene riscontrato dai servizi di salute mentale incide molto l' utilizzo delle sostanze spiega la direttrice del Dipartimento, un aspetto quasi diffusissimo che è quasi la norma per i giovani ragazzi e che influenza la stabilità emotiva. Può dar luogo alla slatentizzazione di alcuni disturbi sia di tipo depressivo che di tipo psicotico, e questo è qualcosa di oggettivamente registrabile.
Anche le droghe stesse negli anni hanno cambiato la loro composizione sostanze che pure in passato erano utilizzate, ma oggi hanno un livello di potenza e concentrazione molto più elevato. Neanche i cannabinoidi sono più quelli degli anni settanta e ottanta è risaputo anche a livello di letteratura che hanno una concentrazione diversa del principio attivo, quindi hanno un effetto psicotico molto più impattante. Un fenomeno molto più diffuso su cui dobbiamo intervenire anche in termini di promozione alla salute mentale nelle scuole.
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