Carrelli robot che "vedono" i pallet





Nei magazzini, dove milioni di prodotti vengono movimentati ogni giorno, la precisione è tutto. I pallet piattaforme standardizzate in legno o plastica con "tasche" per l' inserimento delle forche vengono impilati in scaffalature fino a diciassette metri di altezza (come un palazzo di cinque piani) e movimentati da carelli elevatori autonomi che lavorano senza operatore. Basta un errore di pochi centimetri per far cadere un carico pesante, con conseguenze disastrose per la sicurezza e i costi. 

Il problema è più complesso di quanto sembri. Anche una minima inclinazione del pavimento inferiore a un grado può creare un effetto leva che si amplifica lungo tutta l' altezza del carrello elevatore, causando uno scostamento diventi centimetri dalla sommità. Per i carrelli elevatori autonomi, sempre più diffusi nei centri logistici, questa precisione millimetrica rappresenta una sfida tecnologica importante.

La soluzione italiana

Per ovviare a tutto ciò Robosense, realtà tecnologica con sede presso il Business Innovation Centre di Trentino, ha sviluppato SmartFinder, un sistema avanzato che si avvale di una telecamera industriale collocata in prossimità delle forche e di sofisticati algoritmi di visione artificiale (la cosiddetta "computer  vision"), che consentono al carrello di identificare il punto di inserimento nelle tasche dei pallet. Il sistema è in grado di fornire correzioni in tempo reale per compensare disallineamenti dovuti a irregolarità del pavimento. nonché di riconoscere automaticamente le dimensione e il modello del pallet tra quelli standard dell' UE e in quelli in UK e USA.
La precisione del sistema risiede nel software proprietario sviluppato da Robsense, che sfrutta la potenzialità delle telecamere 3D TOF le quali calcolano in tempo reale la distanza tra il sensore ottico e gli oggetti inquadrati consente un salto qualitativo nelle capacità percettive dei robot mobili, portando l'automazione e l' intelligenza operativa a livelli finora inediti commenta  il prof. Mariolino de Cecco, docente di ingegneria industriale MiRo Lab dell' Università di Trento, tra i primi fondatori della start-up da cui  ha avuto origine Robsense. 
L' automazione nell' ambito logistico non si arresta però al sistema SmarthFinder. Robsense ha recentemente creato due soluzioni che mirano a rendere i centri di logistica più efficienti e sempre più automatizzati: SmartGate integra tre telecamere 3D TOF e un modulo software per analizzare i pallet in transito su nastri trasportatori, ed è in grado di sistemare il volume del carico e rilevare eventuali sporgenze e disallineamenti rispetto alla base, che potrebbero indicare anomalie nel confezionamento o potenziali rischi durante la movimentazione, richiedendo quindi una verifica manuale, ATL è invece una soluzione per il caricamento dei veicoli di trasporto: basandosi su tecnologia LIDAR che utilizza impulsi laser per determinare la distanza degli oggetti e costruire modelli tridimensionali dell' ambiente  circostante, è in grado di identificare  la posizione esatta delle pareti interne del camion, il loro orientamento rispetto alla baia di carico e la presenza di eventuali ostacoli. 
Il sistema così consente di ottimizzare la fase di carico, riducendo il rischio di collisioni, migliorando l' efficienza operativa e aumentando il livello complessivo di sicurezza. In modo che le merci arrivino integre e in fretta a destinazione. 

Commenti

Post popolari in questo blog

L' intelligenza artificiale ci aiuta a interpretare i versi degli animali

La perfezione sui social non esiste

Character.AI: sono apparsi software di Giulia Cecchettin che simulano la sua identità e permettono di interagire con lei