In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, Multi Italy, Animenta e Delya uniscono le loro forze per sensibilizzare sui disturbi alimentari.
I disturbi alimentari sono una delle emergenze più gravi e sottovalutate della salute mentale. In Italia ne soffrono oltre milioni di persone, per l'ottanta percento donne, con un incidenza crescente tra adolescenti e giovani adulti. Dietro il rapporto con il cibo si nasconde un disagio psicologico profondo, spesso invisibile agli occhi degli altri. E' da questa consapevolezza che nasce "Non sempre si vede", la campagna di sensibilizzazione promossa da Multi Italy, Animenta e Delya ETS in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale il 10 ottobre 2025.
La campagna coinvolge otto centri commerciali italiani gestiti da Multi Italy e intende abbattere ancora lo stigma che ancora circonda le malattie psichiatriche, favorendo l'ascolto, la prevenzione e la costruzione di reti di supporto.
Quando si parla di disturbi alimentari non sempre bisogna fare riferimento a cibo e a peso corporeo, spiega la Dottoressa Sara Pattini, psicologa del centro DCA Comestai. Si deve adottare una prospettiva più ampia, quella della salute mentale. I disturbi mentali sono la manifestazione di un disagio psicologico profondo, di cui il corpo stesso diventa teatro di un malessere che prima che compreso deve essere ascoltato. Il corpo, inoltre, è il luogo in cui la narrazione della propria storia di vita subisce un arresto. Quando parliamo di disturbi mentali dobbiamo parlare anche di disturbi alimentari.
Non sempre si vede una campagna diffusa tra spazi reali e digitali
Non sempre si vede si sviluppa attraverso iniziative multicanale: una campagna offline nei centri commerciali e una online sui canali digitali, un video istituzionale, uno spot silenzioso che racconta in pochi secondi l'invisibilità del disagio e un esperimento sociale che il 10 ottobre inviterà i visitatori dei centri commerciali a partecipare a un gesto simbolico di sensibilizzazione. In questa occasione al Centro commerciale GranRoma sarà inaugurato un punto di ascolto temporaneo, uno spazio sicuro e accessibile per ricevere informazioni e sostegno qualificato. Seguirà poi presso il Centro Domus di Roma, l' apertura permanente di un Centro per i Disturbi Alimentari e punto d'ascolto promosso da Animenta e Comestai.
Questo progetto rappresenta un passo fondamentale per dare voce a chi troppo spesso resta in silenzio dichiara Aurora Caporossi, founder di Animenta e Comestai. I disturbi alimentari non sono soltanto una questione individuale, ma un fenomeno sociale che necessita ascolto, ascolto, consapevolezza e risposte concrete.
Il valore del cibo come gesto di relazione
Il cibo rappresenta tante cose tra queste può essere anche un momento di condivisione, convivialità, e per stare con le persone che abbiamo vicino, osserva la Dottoressa Elisabetta Maria Abate, referente nutrizione del centro Comestai DCA e socia di Animenta. Per chi convive con un disturbo alimentare però, un gesto apparentemente semplice come un uscita a cena o un aperitivo può diventare qualcosa di complesso. E' importante ricordare che dietro ognuno c'è una storia e un mondo che non sempre vediamo. Avere cura dell' altra persona significa avere rispetto dei suoi tempi, la sua individualità e i suoi confini. Senza giudizi o forzature: spesso la forma più vera di vicinanza è la delicatezza con cui scegliamo di esserci.
Il ruolo della comunicazione e nella prevenzione
Per Federico Chiaromonte, vicepresidente e responsabile della comunicazione di Deyla ETS, la comunicazione gioca un ruolo chiave nella prevenzione: i social media amplificano modelli modelli e confronti che possono rendere invisibili i segnali di disagio, in particolare tra le nuove generazioni. Per questo è essenziale promuovere una comunicazione responsabile, capace di favorire il riconoscimento precoce, ridurre lo stigma e facilitare l' accesso ai percorsi di supporto.
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