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Cavallo morto a causa dei botti di Capodanno, i proprietari: " Non possiamo accettare di averti perso a causa di chi si diverte con i fuochi"

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La più recente vittima dei botti di Capodanno, è un cavallo irlandese di soli 22 anni, che rimasto impaurito, si è ferito per poi accasciarsi a terra. Carolina, la proprietaria che gestisce un bed and breakfast nel torinese ha appresso tutta la sua rabbia per la vicenda, dichiarando: " Non posso accettare di averti perso a causa di persone che si sono divertite con i fuochi".   Come conclamato dal marito non possono nemmeno presentare denuncia contro ignoti, perché non sono stati lanciati nella loro proprietà. C osì oltre, al danno anche la beffa. Carolina e il marito Massimiliano che gestiscono un bed and breakfast hanno voluto esprimere tutto il dolore e la loro rabbia sui social, increduli di fronte alla tragedia che ha colpito il povero animale. In un post su Facebook hanno scritto: " Avrai giustizia! Lo farò in tuo nome. Se i fuochi sono vietati mi chiedo perché? Te lo prometto Tornado. Tutti devono sapere".  

Lo spettacolo delle Quadrantidi, il picco nella sera del 4 gennaio

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  Normalmente, uno sciame meteorologico prende il nome dalla costellazione, da cui sembra provenire. Nel caso specifico delle Quadrantidi, prende il loro nome dalla ex- costellazione del Quadrante Murale, che oggi non è più riconoscibile come tale, e fa parte di quella del Boote. Prima dell' Epifania, ci sarà un evento, dove uno dei maggiori sciami meteorologici dell' anno, quello delle Quadrantidi, illuminerà il cielo nella notte del 4 gennaio. L' osservazione In Italia il maggior numero di Quadrantidi osservabili sarà appunto, nella notte del 4 gennaio e il picco si verificherà attorno a metà giornata, quindi non nelle ore notturne, questo significa solo nella notte del 3 e del 4 gennaio se ne potrà ammirarle in modo significativo. Le latitudini Dall' Italia, le condizioni non saranno ideali per poter ammirare questo fenomeno, poiché purtroppo sarà un po' più in basso all' orizzonte , saranno più fortunati gli abitanti nella parte Centro- Settentrionale d

Anche i non vedenti potranno giocare a ping pong?

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  Noto per essere uno degli sport più popolari e divertenti al mondo, il ping pong, chiamato anche tennis da tavolo, e noto per essere una disciplina estremamente semplice a livello amatoriale, tuttavia rimane fuori dalla portata degli ipovedenti e dei non vedenti, impossibilitati per ovvie ragioni a intercettare i rapidi movimenti della pallina, ma non è affatto detto che in futuro sia sempre così, una nuova t ecnologia ideata da una studentessa dell' università di Sydney potrebbe definitivamente rimuovere tali ostacoli rendendo il gioco più inclusivo. Sensi alternativi La ricercatrice in questione, specializzata in ingegneria, si chiama Phoebe Peng e ha realizzato la propria idea con una start-up co-guidata dall' Università di Sydney. Oltre alla presenza di normali accessori utilizzati di solito al tavolo per giocare a ping pong, il suo sistema prevede l' aggiunta di una serie di autoparlanti e videocamere in grado di sfruttare meccanismi innovativi di rilevamento dei mo

Polo riabilitativo per ragazzi e adolescenti che hanno danni psicologici

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A Verona, è nato un centro per aiutare i ragazzi che soffrono di disturbi mentali, ormai si presentano in età sempre più precoce, anche a 13 anni. E' stato così, creato un polo riabilitativo per i giovani "in lotta" con la propria mente e il proprio corpo.  Questo centro riabilitativo nasce a Verona, nato come istituto gestito da religiose , fa parte del servizio sanitario e recentemente, ha raddoppiato i posti letto.  Qui vengono accompagnati e aiutati nel percorso, grazie all' aiuto fondamentale di psicologici e psichiatri. Hanno l' opportunità di poter scoprire il loro talento e per cosa sono portati, attraverso corsi che vengono messi a loro a disposizione e anche, di poter continuare a seguire la scuola a distanza. Sempre più spesso, sono i ragazzi che si ammalano e molto spesso, a causa della vita frenetica, in cui viviamo i genitori non riescono a percepire nulla, ma loro continuano a vivere nel loro dolore, a volte non trovando, le parole giuste per pote

Adolescenti cervello delle ragazze invecchiato di più durante la pandemia

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  La p andemia da Covid e suoi Lockdown hanno fatto invecchiare precocemente il cervello dei ragazzi, modificandone la struttura. Un nuovo lavoro degli scienziati dell' università di Washington a Seattle ci dice ora qualcosa di più e cioè che questo invecchiamento si è verificato a velocità doppia nelle ragazze. Cresciuti troppo in fretta  Man a mano che il cervello si sviluppa, la corteccia celebrale, il suo strato più esterno si assottiglia. T raumi infantili come l' abbandono, maltrattamenti, e l' incuria, accelerano questo processo, facendo invecchiare il cervello più velocemente e predispongono a un rischio maggiore di disturbi mentali. Prima e dopo la Covid Per il nuovo studio la neuroscienziata esperta di imaging medico Nava Corrigan ha confrontato le scansioni celebrali di adolescenti effettuate prima e dopo la stagione pandemica. Nel 2018, la ricercatrice e il suo team avevano raccolto scansioni celebrali di 9, 11, 13, 15, e 17 anni le avevano usate per cerare un