Smascherare un bugiardo: occhio ai dettagli

 



Qual e il modo per smascherare un bugiardo? Il fatto che il messaggio sia convincente o l'aspetto di chi  parla sia più o meno innocente, secondo un gruppo di ricercatori olandesi bisogna concentrarsi solo sui dettagli di quanto viene raccontato, chi racconta la verità solfitatamene è in grado di ricordarsi i dettagli di quanto successo, chi mente può inventarseli correndo il rischio di essere scoperto, perché capita più spesso di cadere in contraddizione secondo lo studio pubblicato su pubblicato su Nature Human Behaviour.

Il linguaggio del corpo non basta 

Dall' attentato del 11 settembre, gli addetti della sicurezza sono stati stati addestrati a riconoscere 92 segnali di vario tipo per smascherare un bugiardo.
Un' altra tecnica utilizzata per riconoscere un bugiardo è concentrarsi sul linguaggio del corpo che può fornire dettagli utili per scovare un bugiardo, ad esempio la frequenza del battito delle ciglia, o il fatto di imitare inconsciamente i movimenti dell'interlocutore, ma secondo gli studiosi è importante concentrarsi su quanto viene detto.

Colpevoli o innocenti?

Per arrivare a queste conclusioni gli studiosi hanno condotto diversi esperimenti, in uno hanno diviso gli studenti in due sottogruppi innocenti e colpevoli. I colpevoli hanno dovuto rubare un esame da un armadietto, mentre gli innocenti hanno passato mezz'ora nel campus.
In seguito entrambi i gruppi hanno dovuto dire di aver passato mezz'ora nel campus.
Un altro esperimento hanno coinvolto 1500 persone alle quali è stato chiesto di valutare l'accuratezza di frasi scritte ingannevoli, trascrizione e interviste video.

Fai attenzione ai dettagli del racconto 

A una prima impressione i partecipanti agli esperimenti le persone hanno avuto difficoltà a riconoscere gli innocenti dai colpevoli, ma quando è stato chiesto loro di basarsi sulla quantità di dettagli della storia (riguarda il luogo, il tempo e le persone), li hanno smascherati molto più facilmente chi mentiva li aveva dovuti inventare, cadendo più facilmente in contraddizione, chi diceva la verità invece poteva tranquillamente raccontare quanto ricordava facilmente, senza timore di sbagliarsi.


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