I disturbi del sonno da non sottovalutare
Arriva infatti, dai laboratori di ricerca statunitensi, che bassi livelli di ossigeno nel sangue, dovuti alle apnee ostruttive del sonno, causerebbero cambiamenti nell' attività dei geni, durante il giorno. La ricerca è stata condotta da David Smith del Cincinnati Children's Hospital Medical Center, ed è stata pubblicata sulla rivista Plos Biology. Il condizionale è d' obbligo per la ricerca è avvenuta sui topi, e non è ancora stata testata sull' uomo.
Ma gli scienziati non hanno dubbi, perché sono noti i problemi che causano le apnee notturne, all' organismo umano.
C' era comunque, da aspettarsi che la carenza di ossigeno provocasse problemi anche, ai geni. Chi soffre di apnee notturne, dorme male e riposa poco.
Negli adulti, le apnee del sonno, sono dovute a un collasso delle vie respiratorie superiori: palato molle, ugola, faringe, cioè quelle strutture che non sono rinforzate da cartilagine, come ad esempio, le vie respiratorie nasali.
Nel bambino invece, è causata da fenomeni anatomici locali, come tonsille ingrossate, o palato estremamente piccolo.
L' apnea è un disturbo che, non deve essere assolutamente sottovalutato.
Russare, è il campanello d' allarme che segnala il problema, ma non tutte le persone che russano vanno in apnea. Le apnea, riducendo il livello di ossigeno nel sangue, possono causare, malattie cardio e cerebrovascolari come, ictus, ipertensione, fibrillazione atriale, infarto e problemi metabolici, come il diabete.
Provoca anche, sonnolenza diurna, come colpi di sonno, quindi può essere pericolosa per chi di giorno deve guidare o svolgere un lavoro di grande attenzione. Ma perché l' ipossigenazione può condurre a malattie come ictus e malattie cardiovascolari? Fondamentalmente, perché si attiva il rilascio di ormoni dello stress e la produzione di proteine infiammatorie, che danneggiano progressivamente il rivestimento endoteliale (la parte interna dei vasi sanguigni).
Per capire come l' apnea ostruttiva del sonno influenza l' attività dei geni nel corso della giornata, i ricercatori hanno esposto i topi a condizioni di ipossia intermittente e il giorno seguente hanno esaminato la trascrizione dell' intero genoma in 6 tessuti: polmone, fegato, rene, muscolo, cuore e cervelletto.
I problemi maggiori sono stati riscontrati nel polmone, dove l' ipossia intermittente ha influenzato la trascrizione di quasi il 16% dei geni.
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