L' autolesionismo in adolescenza come affrontarlo?
L' autolesionismo inizia a svilupparsi in adolescenza è una partica abbastanza diffusa con un esordio in particolare tra i 12 e i 15 anni a causa di traumi che derivano dall' infanzia o di ferite che non riescono a guarire perché continuano a sanguinare e il modo più facile per affrontare il dolore è fare del male a noi stessi per provare a sentire meno dolore.
I genitori si allarmano quando vendono a conoscenza di questa condotta messa in atto dal figlio, in genere su parti del corpo poco visibili perché sono ricoperte dai vestiti, sono comportamenti intenzionali che provocano dolore fisico come graffiarsi, tagliarsi, bruciarsi, colpirsi, urtare, violentemente.
L' autolesionismo è definito come un danno deliberato e autoinflitto al proprio corpo senza intenzione di suicidarsi per scopi non socialmente accettati.
Quando compare l' autolesionismo in adolescenza?
- Hanno un' identità fragile
- sperimentano ansia sociale difficoltà di integrazione con il gruppo dei pari a causa di bullismo e isolamento.
- Vivono in famiglie con costanti conflitti e problemi devono vengono coinvolti sempre per qualsiasi motivo o trattati come se fossero un trofeo per l'uno o l'altro genitore senza accorgersi delle conseguenze che possono produrre sui figli.
- Hanno vissuto eventi traumatici che non riusciranno mai a superare.
- Hanno dei disturbi del comportamento alimentare.
- Abuso di sostanze come alcool, droghe oppure farmaci o sostanze.
Il significato dell' autolesionismo in adolescenza?
- Una forma di comunicazione del proprio disagio che non riesce a esprimere diversamente se non ferendo il proprio corpo.
- Una strategia di coping disfunzionale una modalità di adattamento per gestire lo stress e le emozioni negative. La sofferenza fisica copre e distrae dal malessere interno e colma allo stesso tempo il senso di vuoto che si sta provano.
- Una punizione autoinflitta sentendosi costantemente inadeguato, sbagliato, incapace e colpevole.
Come affrontare l' autolesionismo in adolescenza?
- Nello sviluppare l'autostima e l'autoefficacia.
- Nel costruire strategie utili alternative per tollerare e gestire le emozioni negative e il senso di vuoto, che sono alla base delle condotte autolesive.
- Nel comprendere i propri bisogni e nel ricercare le risposte più adeguate agli stessi.
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