L' Italia è il maggiore importatore di carne di cavallo nel mondo Animal Equality dice basta alla mattanza

 



Continua la campagna di Animal Equality per chieder il divieto di macellazione dei cavalli. Dopo aver lanciato una petizione sottoscritta da oltre 200 mila persone, mercoledì 28 giugno l' associazione ha condotto due iniziative una Milano e una a Roma che condanna ogni anno alla macellazione 25 mila cavalli.

A Milano la manifestazione si è tenuta davanti al Duomo ha portato in piazza le 100 mila persone che hanno supportato la campagna. A Roma invece, un rappresentante di Animal Equality ha incontrato un parlamentare per sollecitare un intervento urgente da parte del governo verso il divieto di macellazione dei cavalli.

Tra i parlamentari che hanno aderito all' iniziativa ci sono: Luana Zanella, Francesco Emilio Borelli, Devis Dori, ed Eleonora Evi, insieme a Susanna Cherchi, Carmen di Lauro, e e Gisella Naturale.

L' Italia è il maggiore importatore di carne di cavallo nel mondo e il primo consumatore in tutta Europa.

I cavalli uccisi al mattoio sono vittime di gravi condizioni durante il trasporto su camion affollati dove trascorrono lunghe ore di viaggio in piedi, subendo lesioni, sviluppando febbre da trasporto., affaticamento, disidratazione e perdita di peso.

Nel Paese sempre più cavalli non destinati al consumo alimentare, perché provenienti dalle corse ippiche, vengono comunque macellati e la loro carne viene destinata ai consumatori. Questa partica è tuttavia illegale e pericolosa per via dei farmaci veterinari che sono stati somministrati a questi animali nel corso della loro vita e che non sono adeguati al consumo umano. Il fatto che questa violazione di questa normativa avvenga in maniera sistematica dimostra che attuale sistema di controlli a livello nazionale non è sufficiente a garantire la tutela di questi animali né dei cittadini, esposti a rischio di salute.

Il team investigativi di Animal Equality ha indagato sul processo di macellazione in Italia, Spagna e Messico documentando spesso l'uccisione di questi animali in diversi casi ancora coscienti, vittime di sofferenze inutili e ingiustificate.

Il lavoro di denuncia dell' organizzazione internazionale è arrivato anche in parlamento. Proprio in riferimento a questo lavoro investigativo Carmen di Lauro, componente della commissione Affari Sociali, ha presentato un' interrogazione parlamentare sottoscritta anche da Andrea Quartini e Gaetano Amato rivolta la ministero della Salute per chiedere il riconoscimento di status di animale d' affezione anche per gli equidi. In questo modo i cavalli sarebbero equiparati a cani e gatti e non potrebbero essere mangiati.

La partecipazione che abbiamo visto a Miliano e le migliaia di firme raccolte dimostrano che da parte dei cittadini c'è chiara volontà di mettere fine all' uccisione sistematica di cavalli la vendita della loro carne intercetta una nicchia di consumatori, ma la sofferenza estrema di questi animali macellati non può e non essere più consentita.


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