La timidezza: non è un limite, ma una risorsa




Da quando sono piccole le persone timide, come me Monica si sentono dire frasi come: "Sei così silenzioso?" "Di qualcosa" "Alza la voce, che non si sente niente di quello che dici".

Nonostante, però alcuni studi condotti indicano che le persone timide siano tra il 25% e il 45% della popolazione mondiale, esistono tutt' oggi molto idee sbagliate su questo tratto caratteriale. Infatti, molto spesso la timidezza viene considerata un difetto sin dall' infanzia, come è successo a me, e tutti cercano il modo di correggerti dicendoti, che devi cambiare, incoraggiarti ad avere maggiore interazione con gli estranei, ed erroneamente viene equiparata all' ansia sociale, che hanno dei tratti in comune ma, non sono uguali. 

L' ansia sociale, è una vera e propria condizione psicologica che, infatti rientra nel capitolo dei disturbi d' ansia DSM-5, la quale si manifesta con sintomi molto importanti e invalidanti, che perdurano nell' arco del tempo, come, palpitazione eccessiva, sudorazione, tremori e nausea nelle situazioni sociali.

La timidezza, al contrario è un tratto della personalità che porta a sentirsi, non a proprio agio con persone, che non si conoscono, che si presenta con sintomi molti simili a quelli dell' ansia sociale, ma più transitori. 

La timidezza, spesso è legata a vicende che sono successe nella nostra infanzia che ci hanno portato a sentirci così, a fattori ereditari, fisiologici, legati all' ambiente circostante o sociologici, all' epoca di riferimento e alla cultura. 

Essa può farvi isolare, darvi l' impressione di essere fuori dai discorsi e in questo modo, scende l' autostima. In realtà, dovete pensare che è un vostro punto di forza, perché è un tratto di voi, che non dovete nascondere o sottostimare.

Dal momento che, è un tratto caratteriale, non dobbiamo vergognarci o cambiare, perché le persone lo impongono, dovremmo semplicemente accettarlo e conviverci, perché non è una cosa sbagliata da correggere. 

La timidezza non ha nulla a che fare con il fatto di realizzarsi nella vita e non dovrebbe essere un ostacolo a farlo o con la propria felicità, non dobbiamo sentirci in obbligo a cambiare o migliorare, perché è solo una parte di noi, di cui invece, dovremmo andare fiere e non farci ostacolare, da nessuno e da niente. 

Commenti

Post popolari in questo blog

La rettocolite ulcerosa: cos'è? La testimonianza di Giorgia Cirulli

Tayla Clement: la ragazza che non può sorridere

Violenza o informazione?