Coltivare il proprio bambino interiore



Di recente, sui social sta prendendo piede il termine prendersi cura del "nostro bambino interiore" , infatti sono moltissime le persone che quotidianamente mostrano come, si prendono cura della loro psiche.

Tuttavia, questo concetto, non è nuovo circa 100 anni fa lo psicologo Carl Jung, introdusse questa nozione per spiegare, come ci sia una correlazione tra la qualità dell' infanzia e gli esiti che si sviluppano nella vita adulta.

Secondo, questa teoria ognuno di noi ha un bambino interiore.  Coloro che hanno vissuto un' infanzia felice e hanno ricevuto il sopporto e il sostegno dei genitori, sono tendenzialmente cresciuti in armonia con il proprio bambino interiore. 

Al contrario chi invece, ha dovuto affrontare esperienze difficile, durante l' infanzia, come la perdita di una persona cara, il divorzio dei genitori e non è riuscito ad elaborare questi sentimenti negativi, non essendo in grado a dare un senso al dolore e alla sofferenza provata. 

In questo senso, lavorare sul proprio bambino interiore con uno specialista, potrebbe risultare un benessere, dal punto di vista della salute mentale e potremmo trarne beneficio.

Inizialmente, il lavoro incomincia con la consapevolezza del proprio  bambino interiore, seguita dalla convalida del suo punto di vista. Man mano che la persona incomincia a comprenderle le sue esigenze, la sua attenzione si può spostare sulla coltivazione della sicurezza e della rassicurazione per il proprio bambino interiore, dandogli amore e protezione che sono mancati, durante l' infanzia e che finalmente iniziano ad entrare, in sintonia con lui.  

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