Micro-ortaggi e stampa in 3D per le future serre su Luna e Marte

 




Micro-ortaggi e stampa 3D caratterizzano le serre che dovranno permettere alle future missioni spaziali su Luna e Marte, fornendo cibo fresco agli astronauti, la maggior parte dei sistemi finora sviluppati puntano ad essere il più possibile autonomi e computerizzati, ridicendo al minimo o eliminando del tutto intervento degli astronauti, con materiali stampati in 3D e riciclabili, e dotati di ambienti ermetici per evitare contaminazioni con l' ambiente esterno. Indispensabile anche la capacità anche di recuperare la massima quantità d' acqua possibile di acqua utilizzata e riciclare tutti gli scarti vegetali, che diventano risorse preziosissime.

Avranno caratteristiche molto simili a queste, le future serre destinate alle basi lunari e poi a quelle marziane, come indicano gli esperti riunti al convegno organizzato a Roma dall' Agenzia Spaziale Italiana e dedicato al futuro della produzione di cibo nello spazio. Tante le aziende italiane in prima fila, l' Italia dovrà essere sempre protagonista per quanto riguarda questo settore. Le prime missioni spaziali duravano solo un giorno dunque il cibo necessario veniva semplicemente caricato all' interno della capsula. 

Il cambio di paradigma è arrivato quando la durata delle missioni si è allungata a diversi mesi, questo ha complicato tutto, questi aspetti in futuro saranno più complessi a causa della distanza dalla Terra. Una parte del cibo potrà essere portata insieme agli astronauti, una parte dovrà essere prodotta direttamente nello spazio. 

Le serre spaziali per la coltivazione di verdure, ortaggi freschi rappresentano quindi l' unica soluzione per permettere le missioni del futuro e molte aziende sono già al lavoro per mettere a punto soluzioni fattibili e affidabili. Thales Alenia Space per esempio è impegnata in sperimentazioni sulla coltivazione di micro-ortaggi e patate, che potrebbero consentire di eliminare quasi del tutto il terreno artificiale. Per le patate vogliono usare un sottile substrato di coltivazione stampato in 3D.

E' impegnata nelle serre spaziali anche Enea, che in Armenia sta sperimentando un orto ipertecnologico destinato a Marte nella missione Amadee-24 organizzata dall' Austrian Space Forum in collaborazione con L' Agenzia Spaziale Armena. La serra, la coltivazione di ravanello e su cavalo rosso su più livelli, automatizzata e dotata di un braccio robotico integrato. 


Commenti

Post popolari in questo blog

La rettocolite ulcerosa: cos'è? La testimonianza di Giorgia Cirulli

Tayla Clement: la ragazza che non può sorridere

Violenza o informazione?