Una nota catena farmaceutica svedese vieta la vendita di prodotti per la cura della pelle in età avanzata ai minori di 15 anni
Ormai, sempre più grazie, ai social e alle influencer sta spopolando la moda del cercare di prevenire l' avanzare delle età e delle rughe, fin dalla giovane età, addirittura, ormai si incomincia già da adolescenti con negozi beauty che nell' ultimo anno sono stati letteralmente presi d' assalto da bambini a partire dai 10 - 12 anni. Sempre più, alla ricerca di prodotti anti-età, creme al retinolo e soluzioni per ridurre le occhiaie.
Un fenomeno che sta incominciando, a preoccupare dermatologi e professionisti della salute mentale. Ormai, viviamo in un mondo dove, Skincare beauty routine sono le parole che vanno più di moda sui social, spesso accompagnate da campagne sponsorizzate per pubblicizzare questa o quella marca particolare. Il risultato? Non solo ci sono migliaia di ragazzine che seguono queste influencer, ma le imitano proprio. Fino a copiare questa, quella movenza o posizione, stare davanti allo specchio, ripercorrendo gli stessi step per la pulizia del viso, anche se a quell' età non ne hanno proprio bisogno.
I pericoli
Da un lato, c'è il problema che questi prodotti potrebbero non essere adatti per il loro tipo di pelle giovane, per questo dovrebbero essere evitate e usate solo se prescritte, in casi eccezionali da professionisti della pelle, come dermatologi. Dall' altro si riscontra il dilemma che i bambini incominciano a preoccuparsi della perfezione della loro pelle, già in tenera età, alimentati dalla paura delle imperfezioni e dei segni naturali dell' invecchiamento.
Una nota catena farmaceutica svedese vieta la vendita di prodotti per la cura della pelle in età avanzata ai minori di 15 anni
Una nota catena farmaceutica svedese specializzata in prodotti per la cura della pelle in età avanzata, chiamata Apotek Hjartat, ha deciso di vietare la vendita di prodotti contenenti ingredienti come, acido AHA, acido BHA, vitamina A, vitamina C e peeling enzimatico ai minori di 15 anni.
Anna Svedberg, farmacista capo della catena farmaceutica ha dichiarato in una nota: << I bambini non necessitano di prodotti per la cura della pelle in età avanzata, i quali mirano a ridurre le rughe e ad avere un tono della pelle più ottimale. Non vogliamo essere responsabili e nemmeno coinvolti nella promozione di comportamenti e ideali malsani che dilagano tra i giovani >>.
Un tentativo che ha provato l' azienda, cioè quello di contrastare messaggi che minano alla perfezione della pelle e promuovono uno standard di bellezza totalmente irrealistico, che porta i giovani a ossessionarsi sulla propria pelle, fino a creare un disequilibrio nel benessere mentale dei giovani.
Qualcuno in questo caso parla di un rifiuto ossessivo dell' invecchiamento, infatti i giovani vorrebbero preservare la loro bellezza e giovinezza più a lungo possibile. Non è da escludere che dietro questo di atteggiamento, ci sia un lato psicologico, ma anche fosse solo una moda o una tendenza, che viene dettata dai social deve essere tenuta sotto controllo.
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