Perché dobbiamo continuare a parlare di period poverty

 



Secondo i dati delle Nazioni Unite, in Gambia, ci sono delle ragazze che ogni saltano regolarmente la scuola perché non possono permettersi i prodotti per l' igiene mestruale o accedere ai servizi igienici. Facendo il conto si tratta di un mese e mezzo di apprendimento perso ogni anno. Spesso restano così indietro con i compiti e lo stigma è tale che abbandonano del tutto la scuola. Ma non serve andare così lontano, nel Regno Unito quasi due milioni di ragazze di età compresa tra i 14 e i 21 anni di età dichiarano di aver perso più giorni di scuola a causa del ciclo o per qualsiasi altro motivo. 

Questo problema ha un nome si chiama period poverty, secondo la Banca Mondiale ogni mese cinquecento milioni di persone non hanno accesso a prodotti e servizi mestruali a livello globale. Per questo è importante fare il punto in occasione della Giornata Mondiale dell' igiene mestruale

Spesso sono le stesse donne e ragazze a portare avanti campagne di sensibilizzazione, proteste contro la tampon tax, servizi di distribuzione di prodotti mestruali e progetti per la realizzazione di assorbenti riutilizzabili. Nel 2020 la Scozia, è diventato il primo paese a fornire gratuitamente prodotti per il ciclo mestruale mostrandoci la strada da seguire. In Europa sono 17 gli Stati che hanno lavorato per eliminare la tassa sui prodotti mestruali e lo stesso vale per paesi come Australia, Canada, Colombia, India, Nigeria, Giamaica, Libano, Malesia, Nicaragua, Trinidad, Tobago e Uganda che hanno abbassato o abolito del tutto la tassa sulla tampon tax.

Dal 2019 il Sudafrica fornisce assorbenti usa e getta gratuiti a donne e ragazze povere, mentre il Botswana ha reso disponibili assorbenti gratuiti nelle scuole pubbliche e private.

A oggi In Europa il paese dove la tampon tax è più elevata è l' Ungheria seguita da Croazia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Bulgaria, poi come sappiamo c'è l'Italia dove l'iva sugli assorbenti è stata rispristinata al 10 percento dal governo Meloni la stessa percentuale della Slovenia. Segue la Germania con la tampon tax al sette percento, mentre Malta, Cipro, Francia e Polonia tassano i prodotti mestruali al cinque percento. La Spagna al quattro percento e il Lussemburgo al tre percento. 

Le sfide sulle mestruazioni hanno un grave impatto negativo sulla salute, sulle opportunità di istruzione e guadagno, nonché sullo stato generale delle donne e delle ragazze. La società di consulenza aziendale Kearney stima che il danno economico derivante dalla perdita di opportunità di istruzione di donne e ragazze in tutto il mondo è pari a centinaia di miliardi di dollari ogni anno. Il movimento mira a eliminare significativamente la period poverty entro il 2030, ma si tratta di un obbiettivo ambizioso che ha bisogno di supporto e investimenti costanti. C'è molto da fare oltre a fornire accesso a prodotti mestruali di buona qualità, è fondamentale l' educazione di ragazze e ragazzi in età scolare sulle mestruazioni servono campagne per ridurre lo stigma sociale e prodotti specifici per garantire che i gruppi più marginalizzati, come le persone con disabilità, le persone trans, i rifugiati, chi vive in una situazione di conflitto armato riescono ad accedere ai prodotti igienici per il ciclo mestruale. E' una questione di salute fisica, di salute mentale, di progresso e giustizia sociale. 



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