Germania: approvata una norma che vieta agli antiabortisti di fare compagne davanti ai consultori




I diritti delle donne devono sempre essere rispettati, in qualunque circostanza o scelta di vita. La Germania invece, decide di difendere i loro diritti, approvando una legge, che prevede fino a 5.000 mila euro di multa per chi cerca di dissuadere le donne che fanno deciso di interrompere la gravidanza e che vieta di fare campagne agli antiabortisti davanti ai consultori. Un passo avanti vero il rispetto di una decisione persa da una donna; suo corpo= sua scelta. 

Invece, in Italia siamo talmente "avanti" che li invitiamo direttamente nei consultori. 

Cosa prevede la legge tedesca?

L' obiettivo del governo tedesco, è quello di proteggere ulteriormente i diritti delle donne, cercando di vietare e condannare alcuni comportamenti dei manifestanti. Secondo questa norma, gli antiabortisti sono equiparati ai molestatori e come loro non potranno avvicinarsi e importunare le donne che si recano presso i consultori o le cliniche abortive; altrimenti scatta il divieto di avvicinamento che prevede un raggio di 100 metri. Inoltre, non potranno essere distribuiti volantini presso le cliniche anti- aborto e gli antiabortisti non avranno alcune accesso alle strutture. 

La Germania ha preso questa decisione, in seguito all' aumento delle "veglie" contro l' aborto che, ormai da anni erano diventate, sempre più frequenti. 

Manifestazioni chiamate "40 Days For Life"

Queste manifestazioni arrivano dal Texas e sono chiamate, "40 Days for Life", consistono in appostamenti per 40 giorni davanti alle cliniche, dove si pratica l'aborto per dissuadere le donne dal farlo. Questo tipo di manifestazione è diffusa in almeno, 60 paesi al mondo, tra cui l' Italia. 

In Europa i movimenti anti-aborto sono sempre più attivi e insistenti, sostenuti soprattutto dall' ascesa dei partiti di estrema destra che si sono affermati maggiormente negli ultimi periodi, quelli che sembrano avere meno a cuore i diritti civili. L' Italia, si dimostra, ancora una volta arretrata e chiusa rispetto al sostentamento dei diritti umani. 

Infatti, in primavera il governo italiano ha approvato un emendamento che apre le porte delle cliniche e dei consultori alle associazioni pro-vita. 



Insomma, si tratta, di un' azione molto diversa, rispetto a quanto fatto dalla Germania, che al contrario ha fatto un grande passo per sostenere i diritti delle donne

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