Anche se pesa l' immigrazione

 


Le recenti statistiche del Fondo Monetario Internazionale (FMI) sull’economia del Messico riportano una crescita costante, calcolata intorno del 2% per i prossimi anni, evidenziando l’importanza del Paese nell’attuale scenario di riconfigurazione dei centri di produzione economica.

Gli economisti e gli investitori statunitensi sono in attesa della presentazione del primo pacchetto economico di Claudia Sheinbaum e del suo team. Il 2025 potrebbe essere un anno cruciale per l’economia messicana e il deficit fiscale dovrebbe scendere dal 5,9% del 2024 al 3,5% nel 2025.
Alejandro Padilla, vice direttore generale del Grupo Financiero Banorte, in una recente intervista, si è espresso positivamente sulla crescita economica della nuova amministrazione, “poiché la delocalizzazione delle catene produttive si concretizzerà. Ci sono prove che la delocalizzazione è in atto e che sarà un fattore positivo per la crescita del Messico nel breve, medio e lungo termine”. Delocalizzazioni a vantaggio dell’economia USA e di quella canadese anche grazie all’USMCA, l’accordo di libero scambio firmato tra Canada, Messico e Stati Uniti d’America.

Ambasciata d'Italia in Messico, Embajada de México en Italia, Embajada de Canadá en México, USAID México, Gobiernos México, Canada-U.S.-Mexico Chamber of International Commerce, Cenacolo di Studi Diplomatici e Internazionali, Giulio Terzi.

A cura di Domenico Letizia
Fonte: La Ragione.it

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