Dai Fondali marini allo spazio: le nanotecnologie ed i 5 domini
Organizzato da Sabrina
Zuccalà, presidente della società 4Ward_ Aerospace&Defence, con
la collaborazione di università e istituzioni della Difesa, si è svolto un
importante webinar per analizzare, conoscere e approfondire il rapporto tra le
nanotecnologie e i cinque domini. L’innovazione nanotecnologia riguarda
tutte le dimensioni del conflitto della nostra attualità: terrestre,
marittimo - subacqueo, aereo, cibernetico e spaziale. Ai lavori online hanno
partecipato la Presidente Sabrina Zuccalà, della società 4Ward_
Aerospace&Defence, l’Onorevole Giuseppina Occhionero, avvocato e
già Deputata nella XVIII legislatura; Andrea Pingitore, Pilota
istruttore alla National Test Pilot School di Mojave della California; Valentina
Martilla, Ingegnere aerospaziale, settore Ricerca, sviluppo e innovazione
al “TO SPACE”, Dario Favara, Ufficiale superiore dell’Esercito
Italiano; Enrico Cestino, Professore associato al Politecnico di
Torino e Domenico Letizia, Giornalista, divulgatore ambientale ed
esperto di blue economy. I lavori sono stati aperti dalla Presidente Sabrina
Zuccalà che ha ricordato gli innumerevoli formulati studiati appositamente
per offrire nuove e sempre migliori opportunità alle prestazioni e alla ricerca
della Difesa, dell’Esercito, della Marina e dell’Aerospazio. I formulati a
base di nanotecnologia, applicati su superfici esposte ad ambienti
particolarmente ostili quali quello marino e desertico, conferiscono alle
superfici una corazza attiva contro la corrosione dovuta ad acqua, salsedine,
umidità, condensa, acidi e accumulo di sporcizia. Tutto ciò senza alterare
minimamente le superficie trattate, grazie alla loro traspirabilità e al fatto
che non creano alcun film superficiale, penetrando nel substrato del materiale
e rinforzandolo dall’interno. Le sfide analizzate durante i lavori riguardano
tutti i cinque domini attuali del conflitto e la nanotecnologia può
rappresentare una risposta concreta all’innovazione e alla sostenibilità di uno
sviluppo armonioso e in sicurezza. Ricerca, innovazione e nanotecnologie
per uno sviluppo sostenibile del nostro futuro anche grazie ad una formazione
specifica. “In tale scenario, la società 4wardAerospace ha istituito il
Comitato tecnico-scientifico “4wardResearch” per spingere la ricerca
nanotecnologica verso nuovi confini rispettando la sostenibilità e la ricerca.
4wardResearch
si occupa della ricerca, dello sviluppo e del monitoraggio delle nanotecnologie
e dei loro impieghi nonché gli aspetti legali e di sicurezza ad esse legate”,
ha ribadito l’ingegnere Valentina Martilla.
Andrea Pingitore, Dario
Favara e Giuseppina Occhionero hanno ricordato l’importanza
della ricerca nanotecnologica e innovativa per la cittadinanza, le forze aree e
le forze armate, soffermando l’attenzione sull’alleggerimento del carico
associato alle componenti dei velivoli aeronautici e spaziali, ottenuto
mediante l’utilizzo di materiali compositi sempre più leggeri e resistenti, o per
dispositivi elettronici sempre più piccoli, che permettono di risparmiare
notevoli quantità di carburante e rilanciare nuove opportunità contro la
corrosione dovuta ad acqua, salsedine, acidi e sporcizia per i mezzi, le armi e
le divise dell’esercito. Innovazioni che diventano utili anche per migliore la
vita della cittadinanza, delle imprese e delle startup. Successivamente, il giornalista
Domenico Letizia ha richiamato l’attenzione sulle nuove dinamiche del
mondo underwater. I materiali utilizzati per affrontare il dominio
marittimo devono essere in grado di fornire prestazioni di resistenza e
affidabilità estreme. Le nanotecnologie consentono di migliorare i materiali
esistenti penetrando nel loro tessuto molecolare al fine di elevarne le
caratteristiche di resistenza all’ossidazione, resistenza ad urto e pressione. “L’impiego
delle attuali nanotecnologie in ambito marino spazia dal più semplice prodotto
antiscivolo a quello estremante più complesso, composto da nanocontainers, che
consente di ridurre l’attrito con l’acqua, passando per nanosensori capaci di
captare il passaggio di masse metalliche”, ha relazionato nel corso di
numerose ricerche Vieri Caneschi, esperto Militare di 4wardAerospace e
componente di 4wardResearch. “L’ambiente sottomarino è abitato da
animali che per secoli hanno sviluppato naturalmente delle nanostrutture: ciò
che deve guidare la ricerca delle nanotecnologie destinate a questo dominio è
la biomimesi e l’analisi della natura sottomarina. Due esempi di nanostrutture
estremamente complesse e performanti che si possono trovare in ambiente
acquatico sono la pelle dello squalo Mako, con importanti caratteristiche
di antifouling e i nanosensori ricettivi dei coccodrilli che permettono di
rilevare la direzione della preda grazie alle onde che essa produce scappando”,
ha ribadito il giornalista Domenico Letizia. Enrico Cestino,
del Politecnico di Torino, ha ricordato l’importanza di rilanciare ulteriormente
la pubblicazione di nuove tesi di laurea sul rapporto tra ricerca e
nanotecnologie, che grazie alle sinergie con la società di Sabrina
Zuccalà ha già prodotto importanti risultati che possono divenire il
giusto stimolo per le giovani generazioni nell’intraprendere e sviluppare una
carriera professionale corretta, autorevole e visionaria. La collaborazione
con le università e la possibilità di accedere a dei fondi per la ricerca
potrebbe consentire lo sviluppo di prodotti specifici che sopperiscano a
qualunque necessità operativa delle forze armate, della Marina e dei grandi
progetti infrastrutturali.
a cura di Domenico Letizia
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