In Italia il 70 percento delle donne non denuncia la violenza subita
Perché non hai denunciato?, è una domanda che ancora viene posta alle donne che subiscono le violenze. Secondo gli ultimi dati Istat, in Italia il 31,5 percento delle donne ché ha vissuto una violenza fisica o sessuale, ma le denunce sono solo una piccola parte. In base agli ultimi dati dell' Agenzia dei diritti umani Fondamentali dell' Unione Europea, il 70 percento delle donne italiane che hanno subito violenza non hanno denunciato. La risposta è sotto gli occhi di tutti e il caso dello stupro di Palermo né è l' ennesima prova.
I motivi per cui le donne non denunciano dono vari e complessi, denunciare prima di tutto, riconoscere di aver vissuto una violenza significa ammetterlo a noi stesse e spesso non è una cosa così scontata. Stupro è una parola che facciamo fatica identificare come responsabilità dell' uomo, e infatti ancora oggi capita spesso in tribunale che venga chiesto alle donne come fossero vestite, e poi questo comporta anche un dolore immenso per la vittima. Riconoscere di essere stata vittima di stupro è un passo enorme che la donna fa secondo i suoi tempi, denunciare in un modo permeato dalla cultura dello stupro significa affrontare in un momento di estrema vulnerabilità, tutti gli stereotipi di genere che colpiscono le sopravvissute alla tragedia abnorme. Per non parlare delle sentenze che assolvono perché la donna era troppo brutta o non ha urlato troppo forte.
A tutto ciò si aggiunge la gogna mediatica, quella che stiamo osservando in questi giorni sul caso dello stupro di gruppo di Palermo. La diciannovenne che ha denunciato i sette ragazzi che l' hanno aggredita, picchiata e violentata, non è solo minacciata dai suoi aggressori di subire ripercussioni per aver parlato, ma ha visto le immagini di quella notte riprese dalle telecamere di sorveglianza diffuse ovunque sul web.
Lo stesso vale per le chat agghiaccianti riprese dagli aggressori, sui social senza pensare alle conseguenze in una sorte di pornografia del dolore.
Centinaia di uomini si sono riservai sui gruppi Telegram per cercare di recuperare il video dello stupro e nei giorni scorso è stato diffuso il suo nome e tag in Instagram e TikTok violando la sua privacy con l' ennesima violenza. Chi vorrebbe mai affrontare tutto questo? Chi, dopo aver affrontato uno stupro può sentirsi in grado di affrontare ulteriore violenza? Questa è la domanda che dovremmo farci.
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