La casa delle bambole l'orrore delle ragazzine costrette a prostituirsi nei campi di concentramento

 

Un autore che per molto tempo si e firmato con le cifre tatuate sul braccio sinistro su cui era identificato dai tedeschi è Katzetrnik 135633 che ha scritto molte pagine di una semplicità disarmante, esattamente il dolore tanto quanto il terrore che in esse descrive, tra queste "La casa delle bambole" è la storia della piccola Danielle che avrebbe solo voluto andare in gita scolastica. 

Usando un eufemismo cui ricorrevano le prigioniere del campo di lavoro per indicare quelle privilegiate che ricevano cibo e potevano alimentare illusione di sopravvivere a una tragedia. Katzetrnik 135633 racconta la storia di due fratelli Harry il maggiore, e la piccola dolce Danielle, la seconda di tre figli, in una Polonia affranta dal nazismo.

Loro poco più che bambini si trovavano catapultati nell' orrore di non rivedere più la loro famiglia e di non poter più avere una vita normale e tranquilla. E nell' orrore di dover cedere il proprio corpo ad altri senza avere la minima possibilità di fiatare.

Danielle ha 14 anni è spensierata, per una gita scolastica con gli amici e gli insegnanti. La meta è la stessa città in cui vive Harry, ma in un attimo un raid tedesco arriva e trasforma quella bella giornata in un incubo, Danielle viene catturata, portata in un ghetto e messa a lavorare in un laboratorio a tagliare i vestiti degli ebrei finiti nel campo per scoprire se nascondono monete d' oro.

Harry lavora in un' altra fabbrica e ogni settimana viene a trovarla portandole qualcosa da mangiare, fin quando improvvisamente non venne inviato in uno dei lager. Danielle si dispera e anche lei viene deportata in un campo chiamato La Casa della gioia, apparentemente meno squallido tutto rosa, tanta pulizia e dei fiori.

Qui Danielle come altre ragazze, viene sottoposta ad esperimenti, chiusa in una gabbia, mentre sotto il seno le tatuano una serie di numeri che sostituiranno il suo nome. E poi inviata a svolgere il proprio umiliante compito dare gioia ai soldati tedeschi in viaggio verso il fronte russo.