Lavoro agile, la denuncia di FLP a Zangrillo: “La direttiva sullo smart working per i fragili non viene applicata. Pronti a segnalazioni per sanzionare amministrazioni inadempienti”



 “La Direttiva del ministro Zangrillo per la prosecuzione del lavoro agile per le persone fragili nella PA non viene attuata in molte amministrazioni” così FLP, la federazione dei lavoratori pubblici e del pubblico impiego, denuncia situazioni di mancata o parziale esecuzione della direttiva, chiedendo al ministro Zangrillo di intervenire e preannunciando segnalazioni all’Ispettorato di Funzione Pubblica  per sanzionare le amministrazioni inadempienti. 

“Stiamo assistendo a situazioni in cui, in molti casi, la Direttiva emanata dal ministro Zangrillo lo scorso 29 dicembre viene considerata una semplice e generica raccomandazione, in altri casi c’è un’interpretazione a macchia di leopardo per cui, a fronte di analoghe patologie, il trattamento riservato al personale in condizioni di fragilità è ingiustificatamente diverso con interpretazioni fantasiose dell’applicazione del principio della prevalenza” spiega il segretario generale della FLP, Marco Carlomagno, che continua: “Ma le patologie connesse al riconoscimento di fragilità da parte dei medici competenti non possono essere oggetto della valutazione dei dirigenti degli Uffici e tantomeno la tutela dei fragili, in una situazione di picco influenzare com’è quella che stiamo vivendo, può avvenire a giorni alterni, prevedendo, come sta avvenendo in molte Amministrazioni, il rientro in Ufficio per uno o due giorni a settimana”. Secondo la FLP, dunque, non può ricadere sui singoli dirigenti l’onere dell’accertamento sanitario delle condizioni dei lavoratori fragili, o la sua gravità, ma solo la verifica del possesso delle precondizioni di accesso, già espresse dal medico competente. 

“Siamo di fronte, ancora una volta e nonostante una direttiva, all’ennesimo atteggiamento di dirigenza miope, burocratica, che è contraria ad ogni forma di innovazione del lavoro pubblico ed è nemica giurata del lavoro agile, causando danni alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori interessati, che invece la sua azione vorrebbe scongiurare” dice Carlomagno, che conclude: “Chiediamo dunque al ministro Zangrillo un immediato intervento di ulteriore chiarimento sulla portata della Direttiva, mirato a rimuovere le criticità che si stanno manifestando”.

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