Ansia e dipendenza, il dieci percento degli adolescenti con disturbi social
Circa quattro adolescenti su cinque utilizzano ogni giorno i social media, un uno su dieci a rischio di sviluppare un uso problematico, le piattaforme producono ansia di accedere, volontà di passare sempre più tempo online, astinenza quando si è offline, fallimento nel controllo del tempo. Ma procurano anche condizioni per le quali si trascurano attività, tensioni con i genitori e con gli altri.
E' il Report sulle tecnologie digitali, l' uso e le potenziali problematicità di strumenti all' interno della popolazione adolescenziale, pubblicato dall' Iss nell' ambito dello studio multicentrico internazionale svolto in collaborazione con l' Ufficio regionale per L' Europa dell' Organizzazione Mondiale della Sanità, e pensato per approfondire lo stato di salute e il contesto sociale e scolastico.
Dal Report pubblicato dedicato alle tecnologie digitali emerge che l' incapacità di controllare il tempo passato sui social, e soprattutto l' utilizzo di questi strumenti per scappare dai sentimenti negativi sono i sintomi più riconosciuti dai ragazzi e ragazze in tutte le fasce di età. Il divario tra i due sessi si allarga notevolmente 13 anni, 15 anni, 17 anni, dove le femmine mostrano un uso problematico dei social risultato doppio rispetto ai maschi.
Inoltre per i ragazzi l' uso problematico dei social media sembra avere il picco negli undici anni, per poi diminuire progressivamente fino ai diciassette anni, che categoria che importa una prevalenza minore. Le ragazze invece evidenziano un aumento tra gli undici e i tredici anni, per poi mostrare minori livelli di problematicità.
Quanto alla stratificazione degli adolescenti e del rischio rispetto allo status socio-economico del nucleo famigliare di appartenenza, i dati evidenziano come la prevalenze di questo fenomeno siano abbastanza costanti nel tempo, con un maggior aumento per i giovani che riportano un benessere socio-economico molto basso in tutte le fasce di età.
I maschi sono più associati a comportamenti a rischio come i videogiochi, circa quattro ragazzi su cinque riportano un uso quotidiano o settimanale rispetto a una quota ridotta di ragazze. Per entrambi i sessi si nota come all' aumentare dell' età diminuisca la frequenza di gioco, anche se con modalità diverse. Nella popolazione maschile è in leggero calo la percentuale di ragazzi che afferma di giocare almeno una volta alla settimana, mentre cala drasticamente la percentuale dì giocatori quotidiani, aumenta chi afferma di giocare meno di una volta a settimana. Le femmine hanno un maggiore coinvolgimento nel fenomeno negli undici anni afferma di giocare meno di una volta a settimana, mentre dai tredici anni aumentano le percentuali di chi gioca poco.
La ragione più condivisa per il comportamento è usare i videogiochi per scappare da sentimenti negativi e un ragazzo su cinque afferma di sentirsi spesso e molto spesso assorbito dai videogiochi.
Commenti
Posta un commento