Un adolescente su tre ammette di essere stato un bullo

 



Dalle risposte dei ragazzi italiani a un' indagine di Webboh Lab sono emersi quattro profili di bullo

Bullismo e cyberbullismo un fenomeno dilagante che perseguita gli adolescenti ma del quale non si parla abbastanza. In occasione della giornata nazionale del bullismo e cyberbullismo del sette febbraio, Webboh Lab il primo osservatorio digitale dedicato alla Generazione Zeta, ha realizzato un indagine sul bullismo alla quale hanno risposto in 48 ore oltre nove mila giovani tra i tredici e e i venti anni. Secondo il sessanta degli adolescenti il bullismo riguarda in egual misura maschi e femmine, e per il sessantotto percento che può colpire vittime di ogni età. 

Bulli e Bullizzati 

Il settanta percento ha dichiarato di essersi sentito vittima di bullismo è che la scuola è il luogo dove maggiormente agli atti di prevaricazione e sopruso. Alla domanda diretta se siano mai stati bulli, il sessantasei percento di loro ha risposto negativamente
L' ammissione è stata fatta su un ragazzo su tre, ciò che esprime un possibile sovraesposizione tra chi è bullizzato e chi da bullizzato, è a sua volta un bullo. 

Quattro profili di bulli

Dalla ricerca emerge quattro profili psicologici e comportamenti da bullo o bulla. Il più comune è il cosiddetto bullo ombra il 50,2 percento, che è guidato da insicurezze personali e problemi famigliari, cerca l' accettazione degli altri attraverso comportamenti prevaricatori. E' stato anche vittima di bullismo, e ha una serie di difficoltà ha raggere il conflitto interiore. Un secondo profilo è quello del tiranno senza cuore il 20,9 percento che agisce con deliberata malvagità non è motivato da insicurezze, ma da un desiderio di dominio. Il terzo è la furia rabbiosa è il 15,4 percento la cui aggressività è espressione di rabbia e della frustrazione causate dalla difficoltà economiche famigliari. Infine il finto fragile è il 13,5 percento è in mancanza di supporto famigliare, il bullo agisce per compensare la sua vulnerabilità, spesso senza intenzione di ferire. 

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